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25 Gen
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Intervista all'autore - Matthew Anthony Rivelli -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Ciao a tutti, sono Matthew Anthony Rivelli. Sono nato in Australia e li ho vissuto fino all’età di 11 anni. Sono poi tornato qui in Italia, dove c’erano i miei nonni, zii e cugini. Conseguito il diploma di scuola superiore, mi sono precipitato (con la spinta dei miei genitori e mia zia) a frequentare un corso per l’insegnamento della lingua inglese. Da anni, ormai, insegno la lingua inglese ai ragazzi delle scuole medie, scuole elementari ed infanzia.
Ho deciso di scrivere il mio primo racconto esattamente un anno fa, nel mese di gennaio con l’appoggio e la spinta di mio fratello, i miei genitori, la mia fidanzata, mia zia è tutti i miei parenti ed amici stretti. Ho deciso di scriverlo considerando il periodo di pandemia che stiamo vivendo che, indirettamente, mi ha ispirato ad ambientare il mio racconto.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Il momento che dedico di più alla scrittura è decisamente la sera o, alcune volte, il mattino.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
La mia scrittrice preferita è decisamente J. K. Rowling.
 
Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata a Gennaio 2021 quando ancora eravamo in piena pandemia, senza “armi”. È nata, almeno l’idea, una sera mentre chiacchieravo con mio fratello. Così, parlando, dissi di voler scrivere un racconto “insolito”, quasi un racconto da film PIXAR oppure “DISNEY”. La mia intenzione era quella di scriverlo in modo scorrevole, piacevole e divertente.
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Moltissimo. Penso che sia dovuto tanto al fatto che leggo, ascolto e guardò molti libri/film per bambini per preparare le varie lezioni.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Nel mio caso è entrambe le cose, parla di una situazione simile alla nostra ma è ambientato in un luogo diverso, con personaggi insoliti e realtà diversa.
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Molto!!!
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Si, i miei pilastri sono stati mio fratello, la mia fidanzata, i miei genitori, mia zia, le nonne, gli amici e tutte le persone a me strette.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
La primissima persona che ha letto il romanzo è stato mio fratello.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Da quello che ho sentito dire, penso che il futuro sarà segnato da due gruppi: quelli che preferiscono il cartaceo e quelli che preferiscono il digitale.
 
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L’audiolibro segna un grande passo avanti per la comprensione e la lettura di un racconto/romanzo. Questo strumento, a mio avviso, dà la possibilità a tutti di essere partecipi e di immergersi in quello che è il racconto stesso.

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