1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vivo da sempre in Ancona, la città che mi ha dato i natali, e da subito il mio primo habitat è stato il porto. Quindi mare, navi, barche, pescatori e contrabbando di sigarette.
Da piccola, molto tempo prima che raggiungessi l’età della scrittura, il mio migliore passatempo era quello di tenere in mano una matita o una penna e sporcare fogli bianchi con tanti scarabocchi. Senza nemmeno alcuna idea o volontà di disegno. Si trattava solo di un esercizio manuale. Avrei scoperto solo in età adulta che già stavo esercitandomi in un singolare atto meditativo: mettere in connessione la penna con il cuore. Infatti la trasmissione che parte dal quarto chakra, quello del cuore, viene canalizzata passando alla spalla, al braccio, alla mano e infine scaricata attraverso la penna sul foglio.