Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

BookSprint Edizioni Blog

24 Ago
Vota questo articolo
(0 Voti)

Intervista all'autore - Ivan Vito Ferrari

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Mi sono laureato all'Università Tor Vergata in Biotecnologie industriali e quest’anno ho concluso un dottorato di ricerca in Ingegneria industriale internazionale in co-tutela con l'Università di Marsiglia prendendo anche un dottorato in Scienze dei materiali. L'amore per la poesia me lo porto da quando avevo 14 anni, quando incontrai alle scuole medie la prima ragazza che mi ha fatto battere il cuore. Lei si chiama Valentina. È stata lei che ha acceso dentro di me il desiderio della poesia e di scrivere quello che provavo.
Ho cominciato a studiare e a leggere vari autori, in particolare Gibran, Tagore, Merini e Romano Battaglia. Capii che la poesia poteva essere importante per me nella mia vita. Fu al liceo che incontrai la donna dei miei sogni. Si chiama Francesca, una donna bellissima con un sorriso incantevole e occhi bellissimi, a cui ho dedicato la mia opera poetica. Purtroppo per alcune circostanze ci siamo persi di vista. Ho deciso di scrivere questo di libro di poesia non solo per lei, ma per tutte le donne, perché noi uomini abbiamo bisogno di loro. Senza di loro non potremmo vivere pienamente.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Credo la sera o notte fonda perché aiuta l'immaginazione e mi aiuta a riflettere. Tutte le mie poesie sono state scritte con un sottofondo musicale, a seconda del mio stato d'animo. La musica e la poesia credo sono due linguaggi diversi che insieme si completano, con l'obiettivo comune di lasciare delle emozioni e alleviare le sofferenze delle persone e renderci migliori.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Mi piacciono molto Gibran, Merini e Romano Battaglia per la loro semplicità e bellezza delle parole. Spero un giorno di diventare come loro.
 
4. Perché è nata la sua opera?
“L'amore non ha confini” è nato inizialmente come una dedica personale alla donna che da ragazzo è stata la mia musa ispiratrice. Successivamente è stata rivolta a tutte le persone affinché, quando non si ha il coraggio di esternare alla persona cara il proprio amore, la poesia possa, attraverso le parole parlare al proprio posto. Spesso la timidezza o mancanza di coraggio ci fa perdere molte occasioni importanti. La poesia può aiutarci non solo a scoprire noi stessi ma anche aiutarci a parlare con l'altro.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Molto. Vivo a Roma una città bellissima e affascinante anche se deve ritrovare la sua natura e non essere sfruttata.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Credo tutte e due, in primis una evasione che dà spazio all'immaginazione e allo stesso tempo è raccontare la realtà. L'amore di natura è reale, sta a noi comportarci di conseguenza.
Un obiettivo principale del libro che mi sono posto di realizzare, non solo di divulgare a tutti, è quello di essere un piccolo inizio per realizzare una opera teatrale. L'opera infatti è scritta come molti soliloqui e dialoghi immaginati proprio perché l'idea centrale è quella di creare una opera teatrale e recitarla. Non a caso la copertina è un palcoscenico che però ha come sfondo le nuvole a sera a significare che l'amore va oltre, non ha confini.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Direi tutto, l'opera è durata 10 anni circa, partendo dalle scuole medie e a finire con l'università. Ci sono poesie scritte da quando avevo 14 anni, altre quando ero più maturo. Non è stato scritto tutto di getto ma con un continuo lavoro di revisioni aggiuntive negli anni. Un’altra caratteristica del mio stile poetico è quello di non usare molta punteggiatura e di usare la brevità, permettendo  anche alla poesia di respirare e di poter parlare. Sono stati i poeti maledetti francesi come Baudelaire a farmelo capire che bisognava dare spazio al cuore e allo stato d'animo del poeta.
 
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sì, vorrei ringraziare indirettamente le ragazze che mi hanno fatto innamorare come se fossi un bambino: Francesca, Chiara e Silvia; direttamente due compagni del liceo Michael Nuccetelli e Gianluca Vitiello con i quali per scherzo volevamo diventare nuovi i poeti maledetti. Con loro ho
scritto una poesia inedita presente nel libro.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
I miei genitori che sono sempre la mia forza per andare avanti ed essere una persona migliore di quello che sono al servizio del bene e dell 'amore.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Non saprei, per me é un mondo nuovo, spero che possa avvicinare le persone alla poesia e scrittura perché sono strumenti importanti per l’identità di una persona.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Idea originale e interessante.


 

 

 

Acquista il Libro sul nostro ecommerce

 

 

Venerdì, 24 Agosto 2018 | di @BookSprint Edizioni

Lasciaun commento

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

I contenuti e i pareri espressi negli articoli sono da considerarsi opinioni personali degli autori che
non possono impegnare pertanto l’editore, mai e in alcun modo.

Le immagini a corredo degli articoli di questo blog sono riprese dall’archivio Fotolia.

 

BookSprint Edizioni © 2025 - Tel.: 0828 951799 - Fax: 0828 1896613 - P.Iva: 03533180653

La BookSprint Edizioni è associata alla AIE (Associazione Italiana Editori)