2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non vi è un momento particolare e non è detto che capiti tutti i giorni, scrivo solo quando arriva l'ispirazione, a volte il pomeriggio, a volte la sera, a volte la notte, difficilmente la mattina, forse perché mi serve tempo per avere la mente sveglia.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Amo molto leggere, in mancanza d'altro leggerei persino i biglietti del treno, prediligo i libri gialli, polizieschi e spy story, non ho un autore preferito.
4. Perché è nata la sua opera?
A forza di sentire parlare di matrimoni finiti, di sofferenze e tradimenti ho pensato di dire la mia raccontando una storia.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Per molti anni mi sono occupata per lavoro e per diletto di problematiche sociali e socio sanitarie, tutto questo ha sicuramente molto influito sulla formazione.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Penso che possa essere entrambe le cose.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Poco o nulla a parte il fatto che ho alle spalle un matrimonio che è fallito dopo 20 anni, ora da 21 anni ho un altro marito. Sono felicemente nonna di 5 nipoti.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Direi di no.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Ad una mia cara amica, siamo amiche da più di 50 anni.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Probabilmente sì. Io amo il cartaceo ma per necessità, i libri pesano ed io leggo molto, sono passata all'ebook.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ho provato ad ascoltarne un paio e per me non vanno bene in quanto mi lascio distrarre da ciò che vedo o che passa. Forse possono essere di aiuto a chi non ama leggere sicuramente sono ottimali per i non vedenti che non leggano ancora in braille.