1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
È un mondo magico, irreale. Mi allontana dal quotidiano. Non a caso, quasi sempre, scrivo di notte, quando ritrovo pace e serenità e mi rinfranco nello spirito. Mi distacco dalla realtà, ma non ritengo di appartenere al surrealismo. I miei scritti non possono essere accostati al mondo misterico. L'iperrealismo, per contro, fa parte del mio sistema di concepire il contenuto dei miei scritti e della vita in genere. Parole come mondo iniziatico, esoterismo, alchimia, messaggi delle scienze occulte, inconscio e irrazionalità, conoscenza del trascendentale, non fanno parte della mia impronta filosofica.