1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me significa dare sfogo alla mia fantasia.
Estraniarsi dal mondo reale e vivere le stesse emozioni che provano i miei personaggi.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Nonostante sia un fantasy, in ogni personaggio c'è una parte del mio carattere.
La difficoltà che provano tutti loro nel vivere, nell'affrontare i pericoli della vita, riuscendo dopo incessanti lotte a raggiungere l'obbiettivo, anche se percorrendo strade completamente diverse da quelle prefissate, rispecchia molto la mia vita.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Io voglio raccontare una storia che possa arrivare al cuore.
Voglio che chiunque legga il mio libro si affezioni ai personaggi e a tutto il mondo che li circonda.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
L'ho deciso fin dal primo momento.
In un angolo remoto, l'ho sempre chiamato così.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Sono sincero, non leggo libri, ma gioco molto spesso ai videogiochi e guardo molti manga.
Con me porterei il mio libro.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non mi reputo uno scrittore, ho solo voluto scrivere una storia in cui credo molto, e che cresceva nella mia testa da quasi dieci anni.
Ho deciso di scriverla e ne è uscita una trilogia.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea esiste da quando avevo 13 anni, la storia è cresciuta insieme a me nella mia testa, poi col tempo ho deciso di scriverla.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Penso sia un sogno che si realizzi, a prescindere da quanto venda, voglio il mio libro tra le mani e poter sorridere insieme ai miei personaggi.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia cugina.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non ne so molto.