1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Ho passato la mia giovinezza a Bologna, tra il salone di bellezza di mia mamma e la casa della nonna dove essendo la più piccola ero coccolata da tutti, pur subendo i normali dispettucci di uno zio geloso e poco incline a farmi giocare con i suoi soldatini. In casa si sono accorti subito del mio talento per la lettura e la scrittura tanto che ancora piccola mi regalarono una macchina da scrivere. Ero al settimo cielo, perché avevo visto segretarie scrivere così velocemente che pensavo sarebbe stato davvero incredibile mettere istantaneamente sulla carta tutto ciò che mi solleticava l'immaginazione... peccato che le mie manine erano troppo piccole e deboli per spingere quei tasti meccanici e così, delusa, ripresi la mia amata matita per scrivere in quinta elementare il mio primo romanzo su di un block-notes gigante, con l'immagine di Snoopy sulla copertina, prendendo i nomi dei protagonisti da un cartellone pubblicitario di Via col vento che aveva in camera una mia zia.