1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono Maria Mollo, nata a Cosenza e vivo da tempo a Centola. Dopo il liceo scientifico, ho studiato Sociologia; qualche anno fa anche Scienze Teologiche.
Soprattutto sono madre di quattro figli.
Credo che scrittori si nasce, non lo si decide. È innato l'amore per lo scrivere; personalmente credo sia un dono di Dio.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c'è un particolare momento.
Ogni momento può essere buono... l'ispirazione arriva all'improvviso.
Magari al ristorante e tu annoti sul tovagliolo o di notte o mentre stai svolgendo una qualsiasi cosa.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Più di uno a dire il vero. Dovendo scegliere Margaret Mazzantini.
4. Perché è nata la sua opera?
Dall'amore per la mia nonna che ha influito sulla mia formazione.
Una donna speciale che, in qualche modo, ho voluto immortalare.
E anche dal bisogno di toccare alcuni temi (senza annoiare il lettore) quali la omosessualità, la guerra e sue conseguenze.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Nulla. Ripeto ho studiato materie scientifiche; in famiglia tutti portati per la matematica che anch'io amo molto, anche se la letteratura fa parte di me.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per me è raccontare la realtà; certamente la fantasia ha il suo ruolo.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Potrei rispondere tutto perché tra me e i miei personaggi c'è un legame di sangue.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
No.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mio figlio Nicola.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Già stiamo assistendo a questo fenomeno.
Personalmente non mi dispiace, bisogna adeguarsi ai tempi.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È una bellissima iniziativa. Per vari motivi: per un non vedente, un pigro o semplicemente per il gusto di ascoltare una storia raccontata da una splendida voce.