Mauro Franz nel suo libro “La legge del serpente” riporta dubbi e pensieri sulla vita, frutto di ricerche, studi e riflessioni. Il testo è breve, ma ricco di spunti filosofici che spaziano dal conflitto bene/male, alle domande sul significato della religione per poi continuare sulle organizzazioni economiche e politiche che guidano e determinano le nostre esistenze.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
La mia vita è stata molto semplice. Come per una buona parte dei comuni mortali mi sono sposato una prima volta per poi divorziare e risposato una seconda. Ho cominciato a lavorare in ambiente ospedaliero e così ho continuato fino ad oggi. Ho vissuto da adolescente a Milano per il resto a Trieste . Avevo un camper e quando ero ridivenuto single ho viaggiato con lui per tre quarti dell’Europa. Con l'aereo ho girato Tunisia, Egitto , Brasile e Portogallo oltre che Londra. Da queste esperienze ne ho ricavato una visione del mondo meno chiara di quanto avessi immaginato, da cui il mio interessarmi di più della sfera religiosa e spirituale mondiale. uando ho ritenuto di averne capito abbastanza la decisione di scrivere questo libro.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
La scrittura per me è diventata una passione, diciamo che è il mio modo di sfogarmi. Scrivere per me è poter dare spazio alle mie idee, qualunque esse siano. In quanto alle mie emozioni, posso dire che a volte mi piacerebbe far parte della storia, perché in certi momenti quasi riesco a viverla, e qualche volta mi sembra anche più bella della realtà.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Potrei dire quasi niente, a parte forse un po’ dei miei sentimenti. Ho l'abitudine di scrivere in base ai miei stati d'animo, e se io sono arrabbiata, triste o felice, lo sono anche le protagoniste. Perché per me è impossibile scrivere qualcosa di allegro se invece sono triste, e per questo credo che il libro rispetti praticamente quasi tutte le mie emozioni.
Un romanzo fantasy che ha per protagoniste due gemelle prescelte per salvare il mondo delle fate e fare in modo che la luce risplenda ancora. “Salviamo il regno delle fate” è il primo volume dei tre che compongono una saga, nato dalla fantasia della giovane autrice Jennifer Atzori e pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni (disponibile anche nella versione e-book).
1. Che cosa è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Sono un professionista esperto di economia reale, laureato in economia e commercio con la tesi "Aspetti economici e sociali del problema dell'automazione". Qualche anno dopo ho frequentato il master dell'ISIDA, tenuto da Professori delle Università americane, sull’ "organizzazione della produzione", "direzione aziendale", "analisi economiche", etc.. In base a ciò che avevo imparato senza mai essere entrato in una azienda (siamo negli anni ’50!), ho aperto lo Studio a Milano e scritto il lavoro che Dino Angeli mi ha pubblicato nella sua Rivista: "Retribuzione ad incentivo per incrementare la produzione". È stata la prima pubblicazione che mi ha portato diverse consulenze in tutta l'Italia, incentivandomi a proseguire nella strada intrapresa, che mi ha consentito di fare il professionista, oltre che in Italia, anche all'Estero. Oggi, le mie pubblicazioni sulle varie Riviste economiche, sono oltre 150, tutte relative all'azienda, considerata da me la principale risorsa per la gestione dell'economia reale, che è la primaria "scienza della vita". Mentre la Fisica è la scienza primaria della conoscenza oggettiva coinvolgendo tutte le altre scienze e, perciò, indirettamente, anche i processi produttivi dell’economia reale. In pratica, qualsiasi scienza che non coinvolgesse direttamente o indirettamente la nostra vita sarebbe inutile. Come è facile comprendere scrivere per me è, ed è stato, lo studio e la relativa modellazione pratica di tutte le materie, e le loro Attività, coinvolte nella scienza della vita.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Provo gioia e soddisfazione quando scrivo.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro è presente tutta la mia vita reale. Infatti in esso ho trasmesso la cosa più importante della mia vita: il Vangelo della grazia di Dio così come viene rivelata nella Bibbia.
Un romanzo profondo e molto toccante che racconta una pagina della storia d’Italia molto dolorosa che ancora è una ferita aperta per molti. Giovanni un ragazzino mangia carrube cresciuto nell'epoca fascista è il protagonista de “Il porco in carrozza”. Il libro scritto da Michele Rosato, e pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni, è fruibile nella duplice veste del libro cartaceo e dell’e-book.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato e vivo tutt’ora in un paese bello e martoriato, dove in maggior parte si svolge la vicenda del mio romanzo. Lenola, cosi si chiama, è stata più volte saccheggiata dai briganti e poi dal pirata Barbarossa. Nel 1944 i liberatori americani la bombardarono a tappeto seppellendo oltre alla sua storia numerose vittime. Il borgo, rinato dalle macerie, è oggi meta di turisti e villeggianti. Situato in collina a metà strada tra Roma e Napoli, dista dal mare solo pochi km, è collegato al Santuario Basilica della "Madonna del Colle", da una maestosa scalinata resa artistica dai circa 100 mosaici in essa posati. La passeggiata con vista mare e isole Pontine, l'ha fatta definire dal Re Vittorio Emanuele III "il panorama più bello d'Italia". Paese di cultura, arte, sport, musica, cinema (Festival int. dei Corti "Inventa un Film"), offre tra l'altro una cucina che insieme all'olio e l'aria salubre è forse la ragione primaria dell'esistenza di numerosi centenari.
Carlo De Angelis al suo esordio letterario racconta la storia d’amore di Romeo e Agnese intorno alla quale prorompono eventi sociali, politici ed amorosi. “Il cervo rosso” non è un romanzo esplicitamente autobiografico, ma tra le righe nasconde molto del vissuto dell’autore. Il libro con le sue 386 pagine totali, è pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni ed è disponibile sia nel classico formato della brossura cartacea che nella più moderna e tecnologica dimensione digitale dell'e-book.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è un percorso fra ricordo e fantasia. Perché scrivere e non semplicemente ricordare o meditare? Quando scrivi emerge fra i tanti solo un mondo: quello di cui stai scrivendo e chi scrive diviene un semplice strumento di quella realtà-finzione che vuole emergere con prepotenza. Quindi, a secondo del momento, le emozioni sono le più varie: malinconia e rimpianto, incazzatura, gioia ecc… La cosa difficile è farle emergere e trasformarle da emozioni impalpabili a "parola scritta".