4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Non è stata una scelta combattuta, lo abbiamo deciso insieme io e la persona a cui mi sono ispirato.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Porterei molti libri, molti di poesie di autori contemporanei e non. Porterei con me due libri in particolare “La Bibbia”, perché scritta in un arco di tempo di tantissimi anni e per i suoi scrittori, profeti e non ed un altro libro che quasi sembra la storia della mia vita: "Le quaranta porte" di Elif Shafak.
6. E-book o cartaceo?
Cartaceo, sicuramente. È un emozione diversa poter sfogliare le pagine di un libro e viverlo.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Ho deciso di farlo per trasmettere qualcosa di me raccontando, sentimenti ed emozioni nel bene e non...
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Ho scritto sempre poesie, quando ho conosciuto la donna a cui sono molto legato le mandavo a lei e lei apprezzava. Una sera mi disse: “Perché queste poesie, non le raccogli e ne fai un libro?”
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una sensazione ed un emozione che riempie il cuore di gioia, non per il libro in se stesso ma perché ti rendi conto che c'è ancora molto da dire in questo mondo... il messaggio potrebbe ancora essere la poesia.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Il mio Amore.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È l'evolversi della tecnologia, una frontiera che è al passo coi tempi.