4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Posso dire tranquillamente che non ho avuto bisogno di combattere, mi è venuto tutto così spontaneo: devo però ammettere che non è stato proprio facile, fare delle critiche anche se sono reali. Sta di fatto che dispiace sempre descrivere cose negative che comportano il male.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
In un' isola deserta, il libro ideale sarebbe quello di Osho che rappresenta la comprensione interiore dello yoga.
6. E-book o cartaceo?
Sia in E-book che cartaceo come mi è stato detto.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Mi è venuta l'ispirazione di scrivere questo libro da qualche anno, perché mi rendevo conto delle situazioni che l'Italia sta vivendo da alcuni anni ad oggi e il miglior modo era di esprimerlo tramite scrittura.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea di questo libro, ha sempre lo stesso punto di riferimento con questa crisi.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Rivela una soddisfazione personale, soprattutto se avrà un buon successo.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Non l'ha letto ancora nessuno.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che una nuova esperienza può sempre dare una speranza che apre gli orizzonti.