1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è dare forma a un pensiero, un' emozione, che giunge dall'anima. Cerco attraverso la poesia di comunicare semplicemente delle emozioni che provengono dalla realtà fisica o spirituale per trasmettere concetti nuovi. Le emozioni nascono quando scrivi una poesia e, rileggendola, riconosci di aver creato qualcosa di bello.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Molte poesie sono frutto di esperienze che ho fatto nella realtà.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato Merano dove ho vissuto fino a 5 anni fa. Ora vivo in Andalusia (Spagna). All’età di 21 anni ho iniziato a Milano la mia attività di musicista lavorando con numerosi artisti di fama degli anni 60/70. Tornato in Alto Adige ho continuato ad occuparmi di musica in varie sale di registrazione e radio private nei ruoli più disparati: autore di testi, compositore, arrangiatore, produttore, speaker, ecc. Ho sempre amato il format musicale della rock-opera (esempio Tommy degli Who) e ne ho scritte diverse, story-boards, testi e arrangiamenti compresi. Nel 2000 un mio musical sull'uomo dei ghiacci (Frozen Fritz) è andato in scena al teatro nuovo di Bolzano. Dalla stesura di storyboards è nata l'idea di scrivere racconti e romanzi.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato e cresciuto a Giugliano (NA) ed ho compiuto i miei studi a Napoli, dalla scuola media al liceo classico fino all'Università Federico II, dove mi sono laureato in Lettere classiche agli inizi del 1967.Qualche mese dopo ho iniziato ad insegnare Italiano e Storia in un istituto tecnico e successivamente latino e greco nel liceo del mio paese.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
I "Canti" di G: Leopardi.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Milano sessant'anni or sono e sono sempre vissuto nella mia città ma viaggio tutt'ora moltissimo per tutta Italia perché amo conoscere molto bene il mio bellissimo ed amato Paese.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
"Il deserto dei tartari" di Dino Buzzati. Un adolescente deve sapere, secondo me, che nessuno è indenne dal trascorrere spietato ed inesorabile del tempo ed è importante valorizzare da subito ogni attimo della propria esistenza. In altre parole (non di Buzzati...): "Chi vuol esser lieto, sia; del doman non v'é certezza."
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è una terapia rilassante. Mi sento in piena regola con me stessa e pronta a rivelare il mio stato d'animo.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
La mia vita è sempre presente quando scrivo. In quest'opera è maggiormente presente perché l'intento è stato quello di offrire qualcosa di bello, di vita vissuta alle coppie di sposi, attingendo proprio da altre coppie le esperienze di vita. Le coppie di vergini e di santi sono lì a testimoniare che tutte le vocazioni sono presenti nella Chiesa, e tutti indistintamente siamo chiamati ad essere santi, vivendo bene nel nostro stato di vita.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Premesso che per me non è semplice scrivere un libro, come potrebbe sembrare. Sia che si tratti di un romanzo o di un racconto di una storia vera, mettere su carta ciò che si prova o ciò che si vuole trasferire a chi leggerà, è molto emozionante perché c’è sempre una parte di te che se ne va.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Questo libro racconta la reale storia della prima spedizione mondiale nel cuore della Siberia. In questo racconto è presente il 100% della mia esperienza.
Matteo è un bambino con tanta voglia di vivere e tanto amore da dare. Si è trovato prematuramente a fare i conti con una realtà e con un mondo che non è ancora pronto a confrontarsi con la sua diversità. La madre, Dina Vaccari, nel libro “Storia di un bambino ormai nato” racconta il suo percorso. Il libro è pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni ed è disponibile nel duplice formato e-book/cartaceo.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Già da bambina utilizzavo la scrittura come valvola di sfogo. Ad esempio a 13 anni, quando ho saputo della morte di mia nonna, ho sentito l'esigenza di chiudermi nella mia stanza e buttare giù alcune righe su quella triste notizia. Ne è nata così una poesia che ancora i miei genitori conservano. Ma scrivere non è per me solo ricerca di conforto nelle situazioni difficili, è anche un vero e proprio piacere: quanta soddisfazione quando mi viene in mente la frase giusta che cercavo da tanto!
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutto è reale! Infatti si tratta di un'autobiografia anche se, in realtà, ho scritto la storia come se idealmente venisse raccontata in prima persona da mio figlio!
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato in provincia di Messina quando la II guerra mondiale volgeva già al termine. Ho vissuto sempre a Messina dall’età di sei anni, tranne i quasi cinque anni trascorsi per motivi di studio a Roma all’Università Cattolica del S. Cuore e in USA a Winston-Salem (NC) alla Bowman Gray Medical School e a Charleston (SC) alla Medical University of South Carolina. Ho studiato pianoforte dall’età di undici anni fino al diploma, conseguito quando ero al 3° anno di Medicina, e ho frequentato la classe di composizione del Musicista Gino Contilli, superando prima della sua partenza da Messina il 1° step di esami, previsto al IV anno di studi. Ho intrapreso, subito dopo la laurea in Medicina, la carriera universitaria percorsa con regolarità e continuità prima come assistente, poi come professore incaricato e associato e infine, per quasi trenta anni, come professore ordinario di Immunologia all’Università di Messina. Sono in quiescenza da tre anni.