4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
È stata quasi immediata, nel titolo è riassunto il significato dell'aver scritto il libro.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Tre autori classici: Machiavelli, Leopardi e D'Annunzio. Ciascuno per qualcosa rispecchia la mia identità.
6. E-book o cartaceo?
Bisogna saper coniugare la tradizione con la tecnologia. Bisogna dare il giusto sviluppo ad entrambe le forme.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Scrivere mi è sempre piaciuto. Lo faccio occasionalmente per hobby.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Come si evince dal prologo e dall'epilogo, le motivazioni principali nascono da un periodo difficile, uno dei tanti. Ma quello contestuale al libro ha scatenato una vena ispirativa che probabilmente era compressa.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È molto emozionante, più che altro perchè è la forma concreta per trasmettere agli altri quello che si prova mentre si scrive.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia madre.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Potrebbe essere interessante soprattutto per i più giovani nell'ottica di trasmettere delle emozioni.