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1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere è per me un piacere naturale che mi consente di esprimermi e di parlare agli altri. Nello stesso tempo, però, concepisco la scrittura come un atto creativo fondato sulla logica e proteso a sviluppare nuovi orizzonti conoscitivi. Ad esempio, dalla composizione di brani di storia, materia in cui mi cimento spesso, ho imparato molte cose. Faccio un esempio: traduco dal latino dieci manoscritti del '600. Da ogni testo, reso in italiano, apprendo qualcosa di importante. Assemblo i dieci punti cardini in un discorso unitario. Ma la nuova visione d'insieme mi ispira ulteriori concetti. In sostanza la scoperta e l'associazione, di idee sempre più raffinate e aggiornate, porta la mente a lavorare come un computer e a schiudersi di continuo alle innovazioni culturali. Scrivere è un bel gioco.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Sono il papà di Antonio e Samuel ed ho trentasette anni! Vivo a Castelluccio Inferiore (PZ) e faccio parte del club dei coniugati da undici anni, assieme a mia moglie Annafranca. La mia attività lavorativa primaria è quella di conducente d'autobus, tuttavia dedico alla scrittura frammenti della mia giornata, frastagliati ma intensi. Sono diventato scrittore, il giorno che ho cominciato a scrivere per gioco... 2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura? Non vi è un momento preciso del mio quotidiano ove ritaglio uno spazio alla mia scrittura. A volte, anzi spesso, prendo appunti qua e là. Scrivo con il pensiero costantemente. Il pragmatismo della stesura avviene all'opposto del disegno che cerco di imporre alla mia mente; spesso anche nella confusione domestica, quando i miei piccoli bimbi giocano con acuti decibel di schiamazzi, cucio i miei pensieri e dono loro la forma scritta.
Giovedì, 07 Aprile 2016 15:52

Intervista all'autore - Gennaro Castaldo

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Sono nato e cresciuto ad Afragola, una cittadina al Nord di Napoli, qui risiedo attualmente. Sono molto legato alla mia città, infatti anche se qualche volta me ne sono allontanato, sentivo sempre forte in me il desiderio di ritornarci, per sentire gli odori, di vedere i colori, i luoghi nei quali riaffiorano i ricordi della fanciullezza. 2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente? Ho una visione poliedrica della cultura, non consiglio mai un sol genere di libri. Un adolescente per me dovrebbe leggere di tutto: dai testi filosofici, storici, letterari, scientifici, ecc., se proprio dovessi consigliare una lettura, preferirei il "Don Chisciotte" di Cervantes.
Giovedì, 07 Aprile 2016 11:28

Intervista all'autore - Jessica Rutolo

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere per me è sinonimo di amore. L'emozioni sono tante, sono intense. Ho sempre scritto con il cuore non conosco altri mezzi per poterlo fare. Credo di dover dare i meriti a mia sorella Erika che fin da piccola mi ha sempre spronata nel leggere. Mi sono innamorata della lettura e subito dopo della scrittura. 2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? Ho riportato nel libro momenti di vita molto importanti per me. Momenti ed eventi che mi hanno cambiata profondamente. L'amore che mi porto dentro ha contribuito alla realizzazione di tutto questo. 3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera. Ho scelto di scrivere questa storia per non dimenticare. Ci sono amori che meritano di essere raccontanti.  
Giovedì, 07 Aprile 2016 10:44

Intervista all'autore - Jacques Sauvage

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Ho vissuto la mia infanzia a Parigi nato lì il 24/07/46 a otto anni vivevo insieme ai pittori nell'”Ile de la cité” al centro di Parigi. A dieci ero l'unico minorenne che abitava da solo in un albergo del sedicesimo circondario tutto pagato da un figlio di papà che fruttava le mie dote artistiche. Poi mi sono ribellato quando ho scoperto che lui vendeva le mie tele a suo nome come autore del dipinto e mi sono ritrovato nei guai. 2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente? C'è ne sono tanti non so da dove iniziare comunque per rispondere devo prima tenere conto del cambiamento effettuato nella psiche d'un giovane di oggi in rapporto al nostro tempo. Tanto la fortuna citando un nome come Charles Dickens ma c'è ne tanti altri soltanto che questi racconti sono ancora attuali. A proposito consiglio non di leggere ma andare a vedere Dario Fò in “Francesco Giullare di Cristo”, ne vale la pena è un grande e presenta un capolavoro. Poi ai giovani che vogliono intraprendere la strada medica consiglio le memorie di Alexis Carrel un vero medico che sapeva capire anche chi non usava medicamenti ma arriva lo stesso al risultato.
Giovedì, 07 Aprile 2016 10:27

Intervista all'autore - Franco Cogrossi

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere è un modo di esprimere idee, sentimenti e progetti dei quali si desidera far partecipare quanti siano disposti ad accettare questo tipo di letture. 2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro? Solamente il desiderio di dimostrare che con la costante applicazione e ricerca si può giungere a risultati concreti. 3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera. Provare che qualsiasi problema merita di essere approfondito per giungere ad una conclusione che sia dimostrativa di un asserto e non una semplice accettazione di un opinione, in quanto solo le prove possono dare giudizi precisi.
Giovedì, 07 Aprile 2016 10:08

Intervista all'autore - Andrea Filloramo

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Non sono un neofita della scrittura. Scrivo da molti anni ma per la prima volta, nello scrivere “Oblio e Ricordi”, ho messo in secondo piano le mie conoscenze e le mie competenze professionali e ho “usato il computer” per penetrare nel profondo di me stesso, nella ricerca insaziabile delle mie emozioni, che indubbiamente sono le realtà più ricche e complesse, le verità più profonde, le intuizioni più vere che per molti anni ho rinviato sempre al silenzio. Ho lasciato così affiorare con la scrittura, che ha un potere rivelatore e catartico, la mia verità nascosta dal tempo, che va al di là delle apparenze, il mio io più profondo, l’essenza stessa della mia anima. Invito il lettore non a giudicarmi ma solo ad ascoltarmi. Scoprirà che le nostre anime si assomigliano.
Mercoledì, 06 Aprile 2016 15:15

Intervista all'autore - Luigi Lilliu

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto? Sono nato ha Serrenti, cresciuto a Samassi e mi sono trasferito all'età di sei anni dai nonni materni con mia madre e i miei quattro fratelli. 2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente? I libri di istruzione civica Salgari e Grazia Deledda. 3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book? È un peccato mortale. 4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato? Ponderato, ma col mio lavoro non era possibile, è stato dopo un incidente che avendo tanto tempo a disposizione, sono tornati i ricordi. È stato facile passare alla scrittura con la speranza di essere letto da altri con i miei stessi problemi per far capire che la vita non si ferma, rallenta ma continua, Spero tanto che i rassegnati mi leggano e sia per loro speranza.
Lunedì, 04 Aprile 2016 14:50

Intervista all'autore - Fulvio Gagliardi

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Nella mia fanciullezza ho avuto due amici "del cuore" che condividevano i giochi, le passeggiate in barca sul mare di Napoli e il nostro sport preferito: riuscire ad intrufolarci laddove fosse più vietato in città. Ero appassionato di scienza e spazio e forse per questo sono diventato ingegnere aeronautico e collaudatore di volo, ridimensionando i miei sogni. Ho iniziato a scrivere molto più tardi negli anni romanzi di fantascienza "con i piedi per terra" come amo definirli, poi man mano i miei personaggi mi hanno preso per mano accompagnandomi verso romanzi "più normali", anche fiabe, collana di racconti e poesie. L'ultimo romanzo appena edito è di carattere a metà strada tra lo storico e il racconto e ho appena terminato di scrivere un libro scientifico "Evoluzione dell'universo" per dar sfogo al mio vecchio amore.
Sabato, 02 Aprile 2016 10:07

Intervista all'autore - Arizona Pfenning

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Sono nata in provincia di Treviso 49 anni fa. Mi sono sposata giovanissima e ho due figli grandi: uno di 22 e l'altro di 27 anni. Ad un certo punto il mio matrimonio è naufragato e mi sono ritrovata, come tante persone al giorno d'oggi, a gestire da sola la mia vita e quella dei miei figli. I momenti difficili non sono certo mancati ma ho sempre cercato di andare avanti con forza e dignità, senza trascurare i valori che considero irrinunciabili nella vita: dignità, rispetto e buona educazione. Valori che ho cercato di trasmettere anche ai miei figli. Mi è sempre piaciuto scrivere e quando i figli sono cresciuti e mi sono ritrovata ad essere più "tranquilla" e con più tempo a disposizione, ho ripreso la passione per la scrittura, che da anni non coltivavo.

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