4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta è stata quasi immediata, pensavo alla velocità fulminea della mente, al potere che ha di decidere in un attimo o di riflettere con calma.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
"Furore" di Steinbeck, è dolorosamente attuale, ma visto che la domanda è davvero ipotetica, ipotizzo che l'isola sia piena di libri... filosofia, storia, psicologia, archeologia
6. E-book o cartaceo?
Sono cresciuta con il cartaceo, i libri di carta hanno un fascino antico, hanno un loro odore, un tepore al tatto, un fruscio leggero....però l'e-book è ecologico.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Sarebbe bello ma non ho più l'età e nemmeno la presunzione di poter essere una scrittrice.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Nasce dallo scambio di idee con persone fuori dall'ordinario.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Il libro era racchiuso nel mio pensiero, in certi momenti avevo voglia di non scrivere più nulla, e quindi averlo portato a termine è una soddisfazione personale.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Quando ho cominciato a scrivere ho fatto leggere qualche pagina a poche persone, ero curiosa di sapere cosa ne pensassero perché ero certa che mi avrebbero detto la verità in ogni caso.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Magnifica idea.