Torna il libreria Francesco Manna con la triste storia di sua moglie, che vuole però essere da esempio per le tantissime donne che soffrono nella vita ma che non smettono mai di sorridere. Dopo il successo di pubblico e di critica per "Graziella – Storia di una donna guerriera", è ora la volta di "Graziella, il giorno dopo", pubblicato sempre dalla casa editrice BookSprint Edizioni e disponibile nel formato misto dell'ebook e del cartaceo.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Misterbianco, un ridente paese alle falde dell’Etna. Vi abito fin dalla nascita e da dove ogni giorno, ammiro la maestosità di questo vulcano. Da questa visione, è nato in me l’amore per il trekking e per le passeggiate naturalistiche tra i suoi innumerevoli sentieri, grotte e boschi.
L’amore da sempre è l’argomento prediletto da chi esprime in versi i suoi pensieri. Michele Serratore, nel suo nuovo libro, “Gli Occhi dell’amore - La mia perla preziosa” a liriche d’amore, alterna altre in cui dà voce alla speranza, al dolore, all’estasi, e al tormento. Il libro è edito per i tipi della BookSprint Edizioni ed è disponibile sia nella classica veste cartacea, che nella moderna veste elettronica dell’e-book.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato il 18 novembre 1956 a Filadelfia (VV), uno dei paesi più belli della Calabria, situato in collina a metà strada fra il mare e la montagna. È un paese molto accogliente e il clima è mite quasi tutto l'anno. Dal punto più alto si possono ammirare paesaggi incantevoli.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
“Cuore” di Edmondo De Amicis.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Bari il 29 maggio 1962 e ho 53 anni. Figlio di ragazza madre, la mia la mia infanzia è stata travagliata. Ho vissuto in alcuni collegi che definisco lager istituzionali, dove ho subito abusi di ogni tipo. Questa esperienza, ha cambiato la mia vita profondamente, ho imparato a lottare per i diritti umani. Sono attualmente Presidente dell’Associazione Nazionale Italo-Filippina Giustizia e Diritto e Presidente della Confederazione Multietnica Internazionale. Attualmente collaboro con le istituzioni, ho ricevuto riconoscimenti internazionali e nazionali e nel 2013 ho ricevuto dalla Provincia di Arezzo la Targa d'argento raffigurante il salone dei grandi (questo riconoscimento viene dato ai grandi personaggi che si sono distinti); sempre nel 2013 ho ricevuto una targa della Provincia di Firenze; il 2 giugno 2015 in occasione della festa della Repubblica (Palazzo Aperto) sala delle Feste Palazzo Bastogi in Consiglio Regionale Toscana ho ricevuto la medaglia d'oro del Presidente del Consiglio Regionale, per il mio impegno per aver aiutato i più deboli a garantire i diritti. Da piccolo pensavo di diventare scrittore, o avvocato ma il mio destino, ha deciso che dovevo aiutare chi ha bisogno.
Vladimiro Barberio nel suo secondo libro racconta una storia di fede, amore e altruismo. “Un amore infinito – Storia di Carlo e Maria” è il titolo che dà alla sua nuovo romanzo pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni (versione e-book disponibile).
Enrico Gandolfini torna in libreria con un nuovo romanzo “Quando verrà il momento”, raccontando il rapporto fra un uomo e tre donne: due del passato e una del presente. Il volume profondo, intenso, pieno di phatos è pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni ed è fruibile anche nella moderna versione dell’e-book.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Nato e vissuto a Brescia, ma con il cuore al Sud. La nonna materna era di Marina di Camerota, un bellissimo paese della costa cilentana, ed io, da quando aveva un anno di età fino a ventitré anni, età in cui ho iniziato a lavorare, trascorrevo là i tre mesi estivi. I miei parenti, i miei amici, i luoghi, mi sono rimasti nel cuore e li ho descritti in tre dei miei sette libri. Studi classici, laurea in Giurisprudenza, bancario, e ora felice pensionato. Felicemente sposato, due figli maschi: il primo, 31 anni, sposato; il secondo, 26 anni, prossimo alla laurea e, speriamo, ad una vita autonoma. Non mi considero uno scrittore, nel senso professionale della parola, ma una persona che sente in sé l'urgenza del narrare, di raccontare emozioni, vite, passioni, sogni, speranze. Perché il racconto è ciò che resta di una vita e una vita esiste solo se viene raccontata. Le biblioteche, anche quelle scientifiche, altro non sono che un'infinita raccolta di racconti: un trattato di fisica e un'opera di poesia sono entrambi racconti e parlano di noi, anche se sono stati scritti centinaia di anni prima.
La commedia fin dalla sua nascita in Grecia nel V secolo a. C. si configura come un componimento dalle tematiche leggere e divertenti che hanno lo scopo di intrattenere il lettore. Ed è proprio questo quello che fa Antonio Materazzi, autore di “Sei divertenti commedie”. Il libro pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni è disponibile sia nel tradizione formato cartaceo, che nel moderno formato dell’e-book.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a S. Felice sul Panaro (MO),e abbandonato da mia madre e cresciuto da mio padre fino alla sua morte quando io avevo 18 anni. Rimasto solo ho smesso di studiare e ho cominciato a lavorare per mantenermi. Ho poi raggiunto il diploma come privatista. Alla età di 10 anni mi sono trasferito a Modena, a 25 anni mi sono sposato e dal 1968 vivo a Chiavari (GE) , dove, con mio figlio ,conduciamo una piccola officina meccanica che produce articoli per la pesca sportiva.