2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Qualsiasi libro, purché legga. Leggere apre la mente, e, a dirla come Albert Einstein “la mente è come un paracadute, funziona solo se si apre”.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?
La tecnologia avanza velocemente, anche volendo non si può arrestare. L’ e-book offre dei vantaggi, quali ad esempio un minor spazio da destinare negli scaffali. Di contro, si perde però, il piacere di apporre una dedica sul cartaceo per lo scrittore, e per il lettore, il piacere di avere un testo con dedica personalizzata d’autore. L’e-book è ormai il presente.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Per me si è rivelato un colpo di fulmine. A seguito di una situazione particolare della mia vita la scrittura mi ha dato la possibilità di mettere ordine nel caos interiore in cui ero sprofondato.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Come già accennato, a seguito di una situazione personale che ha stravolto la mia vita, ovvero la perdita di mia moglie Graziella, avvenuta dopo una lunga malattia. Ho ritenuto quasi doveroso proporre al lettore la mia esperienza di vita vera, di vita vissuta, nell’affrontare e superare gli ostacoli che essa ci presenta ogni giorno.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Semplice e chiaro: la vita è un dono meraviglioso e vale la pena di viverla sempre e comunque. Qualunque cosa ci capiti, va affrontata con il giusto atteggiamento mentale, guardando sempre avanti con positività e coraggio. E nel mio libro questo si evince già dal colore della copertina, il verde, che simboleggia la rinascita. Un colore che significa anche forza, costanza, perseveranza, solidità e infine speranza. E ovviamente dal titolo.: “il giorno dopo” poichè qualsiasi problema, situazione o avversità, va affrontata fin da subito con il giusto atteggiamento mentale.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Nel mio caso la scrittura è stata di getto. Un voler riversare in essa, la mia rinascita, a seguito, appunto, di una grave perdita. Un lutto che, attraverso la scrittura, mi ha permesso di rigenerarmi: mentalmente, interiormente ed emotivamente.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Questo libro rappresenta un continuo del precedente, dal titolo: “Graziella storia di una donna “guerriera””. Considerando che, a differenza del primo, il protagonista sono io confrontandomi con chi ha collaborato alla stesura, è sorta una approfondita discussione legata al titolo. In particolare nel mettere il nome di Graziella. Alla fine una virgola, posta dopo, ha messo d’accordo tutti.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Mai, nemmeno per un istante. La scrittura per me si stava rivelando, giorno dopo giorno, una potente terapia, interromperla avrebbe certamente fatto naufragare i miei propositi di “rinascita” e in particolare, non mi avrebbe permesso di donare ad altri queste mie esperienze.
10. Il suo autore del passato preferito?
Luciano De Crescenzo. Ironico, buontempone ma nello stesso tempo persona estremamente intelligente. Il primo libro che ho letto è stato “Storia della filosofia greca, i presocratici”, uno dei primi che ha pubblicato.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Posso esprimere solo un parere positivo, in quanto il primo audiolibro pubblicato dalla casa editrice BookSprint è stato il mio! A parte questo, ritengo che, come per l’e-book, la tecnologia avanza e comunque trovare sistemi alternativi per far conoscere un libro, anche attraverso delle cuffie sia comunque un’ottima scelta. Non dimentichiamo anche gli ipovedenti o coloro che non trovano il tempo di sedersi comodamente in poltrona e dedicarsi alla lettura. In questi casi l’audiolibro rappresenta un’ottima alternativa.