1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me rappresenta il modo più profondo per trasmettere le emozioni che sento all'interno e rappresenta anche uno dei percorsi più efficaci per dare risalto all'enorme entusiasmo che ci dà la fantasia. La mia emozione più grande è l'essere consapevole di aver trasmesso ai miei lettori queste vibrazioni dell'anima in tutti i miei romanzi precedenti.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato nella magnifica Trieste, crescendo nell'ultimo comune italiano prima dell'attuale Slovenia: la ridente istro-veneta Muggia.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Sono di parte: "Le chiavi del saper essere", Renzo Maggiore. È un manuale di formazione che raccoglie conoscenze, strumenti e competenze maturate in 16 anni di lavoro ed esperienza sul campo (agenzie di formazione professionale, aziende, enti pubblici, associazioni...). Chi legge questo libro entra in profondità nella propria mappa mentale in un cammino straordinario di auto-analisi. Comprendere i processi emozionali e relazionali è fondamentale per vivere nel Ben-Essere.
Una raccolta di riflessioni in prosa, racconti e poesie scaturiti prevalentemente da film, ma anche da opere teatrali, attraverso le quali l’autore accompagna il lettore nel suo universo cinematografico. “Il mio spirito nel cinema”, è il nuovo libro di Renzo Maggiore, pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni e fruibile nel doppio formato cartaceo e e-book.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Mi è sempre piaciuto scrivere, fin da ragazza ho scritto racconti, articoli, recensioni e poesie. Spesso è stata un’esigenza il bloccare su carta degli eventi o delle emozioni, per non dimenticarli.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Il libro che ho scritto è un racconto storico pertanto è tutto reale il narrato. Parla di due miei antenati che sono vissuti in Sicilia nell’ottocento. Scrivere questo libro ha comportato studiare la storia della Sicilia e del Meridione per inserire queste figure nel loro tempo. Anche cercare le radici di alcuni fatti del passato per comprendere alcuni aspetti della nostra realtà odierna.
Un viaggio immaginario in posti sconosciuti per parlare della storia delle religioni di tutto il mondo. Dalla penna di Antonio Franco nasce “Il letto volante – Storia di un sogno irreale (io c’ero…)” un libro che con le sue 166 pagine totali regala una lettura interessante. Pur affrontando argomenti anche complessi, con uno stile semplice e diretto, l’autore fa sì che il libro sia accessibile a tutti. Il volume è edito dalla casa editrice BookSprint Edizioni ed è disponibile nel doppio formato cartaceo/e-book.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Comunicare le proprie emozioni agli altri.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Questo libro è nato da un sogno che ho fatto molti anni fa.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ho realizzato un’aspirazione giovanile.
Bambini che molto spesso sono banalmente etichettati come distratti, svogliati, pigri, avvolte celano difficoltà molto più serie di quelle loro attribuite. “Non posso non voglio devo”, il libro scritto da Carmen Foti, racconta il disagio di una studentessa dislessica e iperattiva. L’opera pubblicata dalla casa editrice BookSprint Edizioni è disponibile sia nel classico formato dalla brossura cartacea, che nel moderno formato elettronico dell’e-book.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è stato sempre un momento di liberazione dell'io interiore. È un tentativo di ricongiungere in pochi istanti terra e cielo, passato e presente, mondo interiore ed esteriore. Quindi la mia emozione è forte e direi spirituale. È una pulsione intensa che mi chiede di scrivere pensieri e parole per non dimenticarli. È un insieme di riflessioni, per arrivare a razionali soluzioni o scelte concrete più o meno condivise. Il desiderio più grande è di essere utile a qualcuno, non per dare consigli non richiesti, ma per riportare la propria esperienza con la convinzione che comunicare le proprie emozioni faccia bene a se stessi e agli altri.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono un ragazzo di 20 anni ed abito a Firenze. In realtà, come riportato alla fine del mio primo romanzo, diventare scrittore era un'eventualità che non avevo affatto considerato; prima di metà del 2014, infatti, la carriera che avrei intrapreso era un mistero, non avevo alcuna idea per il futuro. Poi, per puro caso, mi sono ritrovato a scrivere un'opera per un concorso letterario nel quale, ahimè, proprio per la scarsa voglia, non sono rientrato. Avevo tuttavia cominciato a crederci davvero tanto nel libro che avevo scritto, a tal punto che decisi di correggerlo finché non fosse diventato perfetto. Ed adesso eccolo qui!
Ricercare per anni la felicità e non accorgersi che è a porta di mano. È quanto accade ai protagonisti de “La vera felicità” il libro di esordio di Massimiliano Fancelli, pubblicato per i tipi della BookSprint Edizioni e disponibile quindi sia nel classico formato della brossura cartacea, sia nel moderno formato elettronico dall’e-book.