1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere rappresenta estrarre tutte le mie emozioni e concentrarle in un foglio bianco, rappresenta la libertà di sognare e fare divenire realtà i propri pensieri, perché i personaggi per un attimo sembrano vivere davvero fuori dalla mia immaginazione. L'emozione fulcro di tutto è l'amore, l'amore per la mia famiglia, l'amore per la mia metà, l'amore per la mia terra, l'amore per tutte le cose che ci rendono completi.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Qualcosa di reale c'è, una minima parte. Alcuni personaggi ricordano miei familiari e amici in alcuni tratti caratteriali o passioni. Ma ho abilmente miscelato il tutto. Ho dato qualcosa di mio alle due protagoniste femminili. Posso svelarvi che Mary e io abbiamo la stessa data di nascita, ma non di anno. Olga invece possiede lo stesso colore dei miei occhi.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Innanzitutto, scrivere non è una evasione dalla realtà, al contrario è un modo per raccontarla, dipingerla con immagini alle volte nette e ben definite alle volte, invece, velandone il senso profondo. Scrivo poesie d'amore che a molti lettori appaiono come fossero rivolte all'amato o all'amante perduto; in realtà scaturiscono alla fine di un pensiero e si trasformano in versi-verso i miei genitori, di cui sono oramai orfana ma per (pur) sempre figlia.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutto. Virgole e punteggiature incluse. Anche quando, in apparenza, la punteggia non c'è.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Una dichiarazione d'amore all'Amore.
Da Platone ai neoplatonici, da Giorndano Bruno ad Einstein, da sempre l’uomo ha sentito la necessità di trovare un senso alla realtà ed essere riassorbito nell’Unità dell’Universo. L’autore Nicola Feruglio trasmetterà tutto il fascino di questo particolare tema nel suo ultimo libro “Cosmoempatia”, edito dalla giovane Casa Editrice di Vito Pacelli e disponibile sia in versione cartacea che nel moderno e-book.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
È un modo per far conoscere me stessa, raccontare e far vivere emozioni alle persone, mi gratifica.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Moltissimo, è una storia realmente accaduta.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Una parte della mia vita vissuta, raccolta in un libro per tramandarla alle generazioni future.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
No semplicissima, The Ritual è quello di cui si narra.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Dal 1967/68 iniziai con le poesie.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
La sera.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Domenico Rea.
4. Perché è nata la sua opera?
Sentivo di scriverla.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Nato in una famiglia modesta, in provincia di Roma, mi occupo di aggiornamenti software ed hardware su impianti automatici. Molti viaggi all'estero mi hanno fatto conoscere culture diverse e invogliato a scrivere.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Nel pomeriggio.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Tom Clancy.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
È un momento intimo di sfogo istintivo che mi aiuta a prendere coscienza della realtà. Mi fa sentire bene, mi rilassa, mi da grinta e a volte mi fa quasi piangere.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Ogni cosa scritta fa parte della mia realtà, anche se devo ammettere che a volte ho scritto di emozioni viste in altri perché mentre le vivevano erano talmente forti da investirmi e farmene provare altre.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Fausto Colombo.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
10 ore a settimana.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Fausto Colombo.
4. Perché è nata la sua opera?
Ragazzi disabili.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Niente.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Non è evasione della realtà.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è semplicemente divertimento: immaginare di realizzare qualcosa di impossibile, sognare su un foglio di carta con i pensieri appesi ad ogni singola parola, trasformare le idee in concetti. Scrivere è libertà.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Alcune cose, non molte, amo prevalentemente esprimere il mio pensiero su ciò che mi circonda rispetto a ciò che ho vissuto in passato o nel presente. La vita di ognuno è molto speciale e molte volte per comprendere noi stessi, dobbiamo specchiarci negli altri.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Mettere i propri pensieri su una pagina è come parlare con sé stessi allo stesso modo di come rileggere equivale ad ascoltarsi; ciò instilla emozioni diverse a seconda di ciò che si narra all'io: entusiasmo, ilarità, riflessione, tristezza. L'idea che qualcun altro possa un giorno scorrere quelle righe dà ugualmente emozione, la medesima che offre un ipotetico, attento interlocutore che si offre all'ascolto; in quest'ultimo caso non si è in grado di scorgerne i lineamenti allorché egli apprende i contenuti dello scritto ma la sensazione che regala tale eventualità dispensa comunque un certo compiacimento, parallelo alla speranza che il messaggio dell'opera venga intimamente colto.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Ci sono aspetti di Toni, il narratore, che appartengono al mio carattere ed in tal senso l'omonimia non è certo un caso: l'ironia, il modo di fare accomodante, lo spirito d'osservazione oltre, naturalmente, all'analogia rinvenibile nello scopo dell'esistenza: l'instancabile desiderio di conoscenza del proprio io.