Totalmente sviluppato in lingua inglese è l’imponente opera di Antonio Bellacicco “The Ultimate Invariant Equation”, uno studio approfondito sulle più note leggi scientifiche e teoremi aritmetici. Edito dalla BookSprint Edizioni, il testo è fruibile sia nella tradizionale versione cartacea che nel moderno e-book dando la possibilità di raggiungere un pubblico più ampio.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono siciliano, nato e cresciuto a gela in provincia di Caltanissetta.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Ad un adolescente, consiglierei naturalmente di leggere il mio libro, senza però tralasciare tutti gli altri libri che lo formeranno nel campo lavorativo e nella vita sociale.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?
Sono a favore del libro formato e-book, ma penso anche che sarebbe una grossa perdita far scomparire il libro in forma cartaceo, potremmo perderne la memoria.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Per me la scrittura è un fulmine a ciel sereno, che colpisce colui che ha tanto amore per la scrittura stessa.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me rappresenta un ottimo modo per discostare la quotidianità. Vivo freneticamente dunque scrivere mi consente di vivere in un tempo collaterale. Varcando i miei mondi immaginari e colloquiando con i miei personaggi mi apro ad una sfera emotiva straordinaria e della quale non posso più fare a meno.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Sono presenti alcuni fatti che ho volutamente romanzato. Nello specifico, la separazione dal contesto famigliare del mio personaggio principale. Non ho ricordi positivi della mia famiglia così ho voluto che l'intera vicenda di Marta Phipps avesse come punto iniziale un distacco dalla sua. Una nota amara purtroppo ma necessaria per poter scandagliare le mie emozioni in tutte le loro forme.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest'opera ha rappresentato per me un vero e proprio mettermi alla prova. Sono appassionata sia della scrittura che della lettura. Produrre un libro però è ben altra cosa. Mi sono messa in gioco fino in fondo, ogni giorno. Ammetto di esserne stata orgogliosa nel momento in cui ho digitato il punto finale nell'ultimo capitolo.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Fin da ragazzo ho cercato di mettere su carta le mie emozioni. Per me scrivere significa raccontare, trasformando in piccole o grandi storie, anche con l'aiuto della fantasia e del sogno, la realtà che ci circonda. Spesso in prosa e qualche volta in poesia.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo romanzo c'è tutta la mia vita reale, anche se è una storia completamente inventata. Paul Auster sostiene, in un suo romanzo, che le storie capitano solo a chi le sa raccontare, io non so se sono riuscito a raccontarla bene questa mia storia (bisogna essere bravi scrittori) so solo che ho cercato di raccontarla…e quindi posso dire che a me è capitata e per questo ora esiste.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono originario di Samugheo, un piccolo paese della provincia di Oristano. Dopo la morte di mio figlio, ho deciso di intraprendere questa strada, anche per evadere dal calvario che giornalmente il destino mi ha assegnato.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Soprattutto la notte, in quanto non riesco a prendere sonno e dedico quei momenti alla scrittura di romanzi e poesie.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Non ho preferenze anche se mi piacciono le opere in poesia, poiché è da quando ero ragazzo che ero affascinato dalle poesie.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono una mamma di due splendidi bambini a cui dedico tutto il mio tempo, sono alle porte dei 40 anni ma non li sento, sono socievole, altruista, allegra e amo circondarmi di persone allegre e alla mano, mi rilassa molto leggere e stare con i mei amici. faccio regolare attività fisica e non riesco a stare ferma un attimo. Sono cresciuta in un piccolo in provincia di Agrigento, Naro, già noto per via del famoso cantante Piero Barone de il Volo. È un paese molto ricco di cultura, arte, e storia. Avevo scritto un romanzo circa due anni fa, ben custodito in un cassetto, quando in un momento della mia vita ho capito che non dovevo sprecare un attimo per esaudire i miei desideri ed essere felice così parlando con un zio di mio padre anche lui scrittore, ho ricevuto consigli su come elaborare meglio romanzo.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è esternare tutti i tipi di sentimenti, felicità, dolore, sofferenza, emozioni che dette a voce non si riesce a far capire, scrivendo invece vengono fuori tutte le sfumature dettate dal cuore.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutte le poesie rappresentano una parte della mia vita.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Per me realizzare questa opera, è stato un piccolo ma grande sogno, ogni tanto tiravo fuori dal cassetto queste poesie e ne aggiungevo altre ogni volta che la vita mi dava delle esperienze, che mi portavano a scrivere. Ma soprattutto poter gridare al mondo che alcune cose esistono e bisogna ancora crederci piccole cose, un gesto, un tramonto, una carezza, un sentimento, una emozione…
Aria, acqua, rifiuti e aree naturali protette, sono i veri protagonisti dell’illuminante lavoro di Federico Tangari; un testo sul pianeta e sull’ambiente fortemente concentrato su aspetti di grandissima attualità come l’inquinamento, il problema dell’acqua o dei rifiuti. Già il titolo: “Impariamo con l’ambiente: Itinerari didattici per conoscere meglio e proteggere il nostro ambiente” riesce a comunicare a chiare lettere il proprio obiettivo non lasciando alcun dubbio: risvegliare la sensibilità e la coscienza dell’umanità nei confronti del Pianeta in cui vive.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Molto importante è il fatto di essere coscienti che non è l'autore a fare il romanzo, ma è il romanzo a fare l'autore. A tutti, almeno una volta nella vita, capita di avere una voglia incontenibile di scrivere, esprimere un qualcosa degno di rimanere conservato su un foglio di carta lasciato ad ingiallire, sulle pagine di un diario dimenticato in qualche cassetto, nella memoria di un PC in compagnia di innumerevoli inutili file, qualcosa a cui si possa tornare prima o poi, una frase, un pensiero, un emozione, una poesia, un racconto, un saggio, un romanzo. Per me è questo la scrittura: idee, pensieri, parole, che fuoriescono dalla punta di una penna, e messi insieme su un pezzo di carta danno luogo a un qualcosa di meraviglioso. La scrittura non impone limiti di fantasia e di espressione, ed questo che più mi affascina.
Una ragazza alla ricerca del suo spazio nel mondo, un costume per la festa di Halloween, una maschera stregata con un invitante e oscuro potere, una scelta da prendere. Tutti questi sono solo alcuni degli ingredienti del primo romanzo di Gigica Vladut Prisecaru, “Metamorphosis – The whisper of the devil” disponibile sia in versione cartacea che in quella digitale ed edito dalla giovane Casa Editrice di Vito Pacelli, la BookSprint Edizioni.