Il contesto storico e culturale che lo accoglie rappresenta per Giuseppe Toscano un ambiente ricco di fascino; culla di autori del calibro di primo Levi, Giuseppe Fenoglio, Cesare Pavese, la regione d’adozione influenza gli interessi del giovane insegnante che s’impegna nello studio meticoloso dei personaggi e del contesto subalpini. Già autore di racconti popolari, comincia oggi una nuova avventura con un testo storico che segna l’intento dell’autore di raccontare la storia di un piccolo centro dell’alta Campania. Come fosse un ritorno alle origini, Giuseppe ripercorre gli anni del dopoguerra fino al 1964; le sue parole illuminano di nostalgia i compagni partiti in cerca di fortuna, le antiche tradizioni locali obliate dal tempo trascorso. «È la storia di questa terra e di questi uomini che si racconterà nelle presenti pagine. Una storia che, attraverso episodi minimi di amore e di eroismo, vuole raccontare la vita che si per-petua nei volti di chi oggi appena ricorda o ha già dimenticato».
Attraverso una stesura organica, le 244 pagine che formano l’intero volume scorrono sotto lo sguardo curioso dei lettori, interessati a scoprire il destino di uomini e donne del passato. Un destino legato indissolubilmente agli eventi storici che hanno interessato un’intera nazione, e che si sono riversati sul piccolo centro campano. Nelle lotte mosse dai contadini e dai braccianti per ottenere una terra da cui partire per costruire la propria autodeterminazione, nella lotta comune di schieramenti politici opposti per il raggiungimento dell’autonomia locale, si intuisce l’impegno di una collettività umile e volenterosa.