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BookSprint Edizioni Blog

BookSprint Edizioni

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere rappresenta una specie di riconciliazione con il passato perché vengono scardinate tutte le emozioni. I profumi del passato si ridefiniscono e prendono forma, ti fanno rivivere delle sfumature che spesso vengono dimenticate, è un'apertura al passato una melodia per il presente e un messaggio di speranza verso una nuova sperimentazione emozionale. È importante ricordare che le emozioni si sovrappongono negli anni, costruiscono e strutturano anche il carattere e le vicissitudini della vita soprattutto quelle negative, almeno nel mio caso creano un input necessario a volte impellente di trasferire le mie emozioni attraverso la scrittura.

Intervista all'autore - Federico Monti

Martedì, 30 Marzo 2021 12:44 Published in Interviste agli Autori
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è un po' come essere il regista di un film, dove si dipanano scenari intrinsechi celati dentro noi stessi, a cui noi facciamo prendere corpo, concretizzandone l'emozioni e i significati, una catarsi potentissima.
L'emozioni che si possono vivere sono le più disparate, entusiasmo, dolore, gioia, etc , questo dipende molto dal contesto che si sta descrivendo e dal grado di coinvolgimento emotivo dell'autore.
L’amore per la propria terra: Motta San Giovanni (RC), titolo dell’Opera dell’autore Vittorio Catalano, mostra un quadro d’altri tempi: un amore profondo per il proprio territorio che si può dimostrare in molti modi, uno di questi è il farsi custodi della sua memoria. Edito dalla Casa Editrice BookSprint Edizioni, il testo è disponibile nel doppio formato cartaceo /e -book.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è per me una grande passione. L'impegno diviene divertimento e coinvolgermi con la trama del testo, con i suoi personaggi e con le azioni che questi possono condurre è per me estremamente gratificante. Importante a mio avviso è interessare il fruitore, renderlo attento a ciò che sta leggendo, magari con qualche divagazione divertente o con indicazioni culturali o citazioni che possano far riflettere sulla nostra vita, sulla condizione sociale o psicologica che stiamo percorrendo. L'emozione è sempre importante e così, come quando si scrive, occorre che tale condizione possa essere trasmessa a chi sta seguendo il testo che si è scritto. Non è difficile far commuovere o addirittura far piangere, complesso è far riedere o sorridere attraverso un'azione, un dialogo, una descrizione.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono erede di una grande famiglia dalle radici antiche e da conoscenze intellettuali profonde. I miei genitori entrambi insegnanti mi hanno trasmesso amore per il mondo letterario, i miei figli mi hanno regalato la magia dell’amore puro, attraverso loro e tutti gli umani che si sono affacciati nella mia vita sono diventata ciò che oggi sono. Non c'è un momento preciso in cui io abbia deciso di iniziare a scrivere perché sin dalla tenera età scrivevo o meglio dire compilavo diari con intere pagine dove raccontavo la mia vita e interi quaderni di ricette, tutto colorato da meravigliosi scenari illustrativi realizzati con acquerelli a sfondo pagina. Diventare scrittore è un sogno realizzato in virtù di una forte motivazione, ossia condividere la creatività del mio mondo fantastico con i miei lettori.
 

Intervista all'autore - Antonio Molteni

Lunedì, 29 Marzo 2021 12:40 Published in Interviste agli Autori
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Cremona ma a 5 anni ci siamo trasferiti a Milano. Mio padre ha comprato e venduto diversi locali in città. Ho studiato ragioneria alle serali e frequentato qualche anno l'università. Nel '90, appena caduto il muro, ho vissuto per un anno a Berlino, tornato a Milano ho continuato a lavorare nel locale di famiglia. Nel 2017 mi sono trasferito con i figli a Palma di Maiorca e nel 2020 siamo rientrati in Italia.

Il Dio del Pallone

Lunedì, 29 Marzo 2021 10:08 Published in Comunicati Stampa
Cosa è il calcio per noi italiani? Può, questo gioco, diventato lo sport nazionale, e uno dei più praticati in tutto il mondo, avere e offrire dei valori ulteriori, che vanno al di là della semplice competizione? Può, il calcio, diventare un ancora di salvezza dalle storture, dalle bruttezze e dai dolori della vita quotidiana? Prova a rispondere a queste e altre domande Marco Villani col il suo “Il Dio del pallone”. Il romanzo, edito per i tipi della BookSprint Edizioni, è disponibile nel classico formato della brochure cartacea.
 

Intervista all'autore - Marco Villani

Lunedì, 29 Marzo 2021 09:59 Published in Interviste agli Autori
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è sicuramente una grande valvola di sfogo, e lo è per tutti. Personalmente però quando scrivo sento una grande responsabilità; sono ben consapevole di come i miei lettori possano prestare grande attenzione alle parole che scrivo, e come molti possano farsi influenzare. Il compito di noi scrittori è quello di informare e formare chi ci legge e siamo impegnati moralmente a farlo nel modo più corretto possibile. Per molte persone lì fuori leggere è una passione indescrivibile, noi dobbiamo rispettarla ed onorarla garantendo una qualità impeccabile dei nostri scritti.

Intervista all'autore - Igino Murgioni

Sabato, 27 Marzo 2021 19:10 Published in Interviste agli Autori
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Villaputzu, un paese di circa cinquemila abitanti, ubicato lungo la costa sud orientale, nella provincia Sud Sardegna, distante pochi chilometri dal mare. Purtroppo a causa della cronica mancanza di lavoro e prospettive future, l'ho dovuto abbandonare giovanissimo. Da circa cinquanta anni risiedo felicemente Roma, con la mia famiglia.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Io sono nato in Svizzera da genitori emigranti e là ho vissuto fino a 8 anni. Poi i miei e la famiglia sono ritornati in Italia, dove hanno acquistato una masseria e lavorando la terra hanno cresciuto noi tre figli. Ho vissuto in campagna da bambino  e da adolescente ed è proprio da allora che ho iniziato a scrivere delle poesie. Poi la scrittura è diventata la mia principale occupazione, finché ho iniziato ad essere sempre provvisto di taccuino e penna. Ho deciso di diventare scrittore dopo il diploma nautico. Quindi ho studiato molto da autodidatta e sempre scritto poesie, aforismi, canzoni ed altro.
 

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