1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me rappresenta una valvola di sfogo, un mettere nero su bianco pensieri ed emozioni della vita di tutti i giorni, attraverso storie e racconti, di destini che si intrecciano e di realtà apparentemente perfette.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Essendo io una cantante Lirica, la parte della vita reale presente in questo Thriller è senz’altro altro L‘Opera Lirica e la Musica. Per il resto fatti e personaggi sono frutto della mia fantasia.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ogni opera è senza dubbio una grande avventura.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il Titolo era già presente dentro di me, con tutto il resto della storia ho solo cercato di dare vita a quello che avevo nella testa.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Non starei per niente tranquilla su un‘isola deserta, a prescindere dalla pace e dalla tranquillità e tutti gli stereotipi sugli scrittori che nella calma e nella tranquillità si scriva meglio e con alta concentrazione, io personalmente non mi concentrerei per niente su un‘isola deserta né a leggere né a scrivere, al contrario mi creerebbe una sorta di ansia, la mia idea di innovazione per quanto riguarda la scrittura parte dal caos, da un ambiente caotico che può essere anche una semplice radio accesa, che può far trovare una sorta di ispirazione che magari la calma non riesce a suscitare. Per quanto riguarda lo scrittore senza dubbio Valerio Massimo Manfredi, uno dei miei scrittori preferiti.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo tutta la vita ma L‘Ebook è senza dubbio una grande risorsa.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Beh, io ho già una mia carriera da cantante Lirica, la scrittura è senza dubbio una passione che io coltivo per migliorarmi soprattutto come persona e come artista. Anzi lo consiglio a molti, purtroppo viviamo in un sistema dove leggere e scrivere non si usa più, e credo sia molto pericoloso.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Non ci sono grandi aneddoti riguardanti la scrittura di questo Thriller, ma ricordo di aver visto un luogo in particolare caratterizzato da strutture di legno e ho immaginato subito la storia.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È senza dubbio una grande soddisfazione, ma soprattutto la felicità di vedere e ricevere messaggi da tanti lettori che hanno amato la trama e che si aspettano un seguito.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Una signora di Milano, la quale mi ha cercato tramite i social per farmi i complimenti e chiedermi qualche informazione in più sui personaggi.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia molto interessante.