Cosa è il calcio per noi italiani? Può, questo gioco, diventato lo sport nazionale, e uno dei più praticati in tutto il mondo, avere e offrire dei valori ulteriori, che vanno al di là della semplice competizione? Può, il calcio, diventare un ancora di salvezza dalle storture, dalle bruttezze e dai dolori della vita quotidiana? Prova a rispondere a queste e altre domande Marco Villani col il suo “Il Dio del pallone”. Il romanzo, edito per i tipi della BookSprint Edizioni, è disponibile nel classico formato della brochure cartacea.
Protagonisti del libro sono Andrea e Giovanni, due ragazzi che giocano a calcio. Per loro il football va ben oltre la partita della domenica, diventando ragione di vita e azione catartica interiore. Lo sport, d’altronde, si sa, può essere davvero un fattore positivo nella vita di ognuno di noi, portandoci ad affermare quei principi e quei valori, come la solidarietà, il fair play, l’amicizia, la fratellanza, che oggi sembrano essere sempre più chimere in una società moderna individualista e globalizzata.
La vita di Andrea e Giovanni, raccontata così nelle 172 pagine del romanzo, diventa un esempio di cosa il calcio sia per milioni di ragazzi nel mondo e di come sia capace di determinare in un verso o nell’altro l’esistenza umana. Il pallone diventa importante come l’aria che si respira, è qualcosa che può mettere ordine nella vita delle persone, aiutandole a diventare persone migliore e crearsi nuovi amici, nuove relazioni, nuovi obiettivi.
Nato a Velletri il 27 ottobre del 2004, Marco Villani è un giornalista di calcio femminile. Studente al Liceo Classico della sua città, è appassionato sin da sempre di sport in generale (oltre che di storia classica), e di calcio nello specifico, che segue sin dalla tenera età. Questa sua passione è riuscita quindi a trasformarla in un romanzo, che ci offre un quadro veritiero, concreto e reale dello sport per eccellenza in Italia.