Fino a poco tempo fa poco amati dal pubblico italiano, ora stanno conoscendo la loro vera affermazione nel mercato dell’editoria nostrana (sono disponibili in migliaia, ed alcuni anche gratuiti), quasi ai livelli anglosassoni dove, sia i libri più importanti che quelli degli scrittori emergenti, praticamente escono in tripla versione: libro cartaceo, libro digitale e audiolibro.
Gli audiolibri sono registrazioni audio di libri letti ad alta voce, o da attori, o da uno speaker o da dispositivi di sintesi vocale. Alcuni sono accompagnati anche da musiche di sottofondo o da brevi brani sonori. La loro natura gli permette di essere utili soprattutto per tutti quegli appassionati di letteratura che non hanno tempo per dedicarsi alla lettura, ma che non vogliono rinunciare ad un buon libro. Tutte queste persone possono semplicemente ascoltare una storia, mentre sono intente a fare le pulizie di casa, o ad andare a lavoro in auto. Ma gli audiolibri sono di grande aiuto soprattutto per tutti i portatori di handicap visivi che possono così agevolmente godere della conoscenza di un’opera scritta.
Come usarli? Basta disporre di un dispositivo di ascolto. Oggi, ad esempio, i più utilizzati sono i lettori mp3 e gli iPod, ma possono essere ascoltati anche su computer, per radio, perfino con le vecchie musicassette. Non tutti, però, amano gli audiolibri e i motivi sono semplici.
C’è chi, per natura, tende a distrarsi nei mille pensieri ed a perdere il filo del discorso. C’è chi ama rileggere la propria frase preferita due, tre, infinite volte. C’è chi non riesce a concentrarsi sullo speaker perché ha bisogno dei propri tempi di lettura. Insomma, gli audiolibri non sono proprio per tutti, ma rappresentano sicuramente una mini-rivoluzione nel mondo dell’editoria italiana degli ultimi anni. Non resta, perciò, che provarli e scartarli o… amarli.