DA COSTA A COSTA, di Dario Voltolini e Lorenzo Bracco, è un’escursione contemporanea dentro un genere classico desueto e assai arduo: il comico. La dimostrazione che c’è spazio per una scrittura lieve, ma non per questo superficiale. L’ “Homo Sapiens Lagnosus” e D “che emette un odore di topo morto” se mangia latticini, si avventurano per una crociera a basso costo che deve condurli, circumnavigando la Penisola, dal mare Adriatico fino al mar Ligure.
La vicenda, attraverso le avventure di L e D, che procedono rinchiusi in non luogo fluttuante abitato, e agito, da figure che sono viventi, ma anche metaforiche, procede con la levità profondissima di un Jerome K. Jerome, sostenuta da una scrittura controllatissima e sempre efficace. Questi personaggi sono due prototipi di italiani medi, ma sono scritti, e descritti, talmente bene, che sfuggono a qualunque facile tassonomia per assurgere al tono di uomini e basta, abitanti di questo mondo surreale dentro al quale ci dibattiamo, con la stessa allegria incosciente dei viaggiatori del Titanic, o della Costa Concordia.
Ho letto questo piccolo grande romanzo con entusiasmo e con entusiasmo lo caldeggio come candidato al Premio Strega 2013.