Il Kindle base resta un ottimo lettore: si gira pagina con quattro tasti fisici, il cursore si muove nel testo grazie alle quattro frecce, ed è abbastanza veloce da non far rimpiangere il touchscreen nelle sottolineature. Se, invece, dobbiamo scrivere una nota, l’assenza del touch si sente eccome. Per la lettura al buio, con “soli” 54,99 euro potrete avere la custodia con luce integrata, altrimenti, per leggere i vostri ebook preferiti, dovrete arrangiarvi con clip e lampadine.
Il Kindle Paperwhite, ovvero “il lettore di eBook più avanzato al mondo”, viene presentato come un prodotto perfetto: l’eReader definitivo. Ma è davvero così?
Dotato di una stabilità impressionante, è certo più veloce del rivale Kobo Glo, e persino più responsivo del Kindle Base. C’è un unico tasto fisico (on/off), per il resto si agisce sul touchscreen capacitivo, che è davvero rapido e preciso.
La vera novità è la luce integrata, che promette di liberare il lettore dalla dipendenza da fonti esterne. “Abbiamo lavorato su Kindle Paperwhite per più di due anni per rendere la luce integrata il più uniforme possibile […]. Goditi la lettura con una luce uniforme […] su tutto lo schermo”.
Perfetto, no?
No, non proprio.
Prima sorpresa: non è possibile spegnere la luce. Certo, regolata al minimo risulta invisibile di giorno, e la batteria regge bene. Ma a mio parere si tratta di una scelta sbagliata (Kobo Glo permette di ottimizzare i consumi spegnendo la luce).
Seconda sorpresa: la “luce uniforme” di cui sopra semplicemente non è uniforme – come ha implicitamente ammesso la stessa Amazon tramite la pubblicazione di alcune immagini. Si notano aree meno illuminate, e aloni rosa nella parte superiore dello schermo. L’esperienza di lettura non è compromessa, ma nemmeno perfetta.
Per chi già possiede un lettore base, il mio consiglio è di arrangiarsi con le lucette e attendere modelli successivi e – si spera – migliori. Per chi è alla ricerca del primo eReader “notturno”, il Paperwhite resta, nonostante i suoi difetti, la mia scelta preferita.