Nel nostro salotto, ai nostri microfoni, ha raccontato di come abbia consumato ben nove passaporti, girando il mondo, visitando moltissimi paesi come, ad esempio, la Cina, che l’ha accolto circa 70 volte.
Orlindo Riccioni ha scritto manuali di fisica, titoli riguardanti le materie più interessanti per l’azienda tessile di famiglia, libri di critica storica ma, come ci rivela, l’opera a cui tiene di più è quella in cui parla dei suoi 58 anni di matrimonio, trascorsi, naturalmente, accanto alla stessa donna. Una dichiarazione d’amore in pieno stile quella che Orlindo ha impresso nel suo “Una vita insieme”, che ha scelto, tra i quasi venti titoli pubblicati con noi, come libro da presentare qui a Sanremo.
Accanto a lui, oltre all’editore Vito Pacelli che ci ha raggiunti qui a “Casa Sanremo Writers”, c’era Mario De Santis, finalista al nostro concorso con il suo “L’angelo dai riccioli d’oro”, un racconto che la nostra giuria ha deciso di premiare soprattutto per la sua carica emotiva.
L’autore di Sulmona, nel suo libro, lancia un bellissimo messaggio sull’amicizia, sentimento che, quando è reale, riesce a travalicare i confini della vita e della morte. Così, Mario De Santis parla della breve vita di Claudio, suo amichetto alla tenera età di sei anni. Un bambino speciale, un angelo che, proprio per la sua unicità, evidentemente, era destinato a luoghi migliori.
Ancora emozione, ancora verità, quindi, nei testi in finale a “Casa Sanremo Writers” e, da domani, continuiamo sulla stessa scia. Ospiti nel nostro salotto, Agostino Moschettino ci parlerà del suo inedito “Fiore di loto” e Sara Cestari racconterà la storia della sua famiglia, così come l’ha scritta nel suo “Le voci del cuore”.
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