“Su e giù per la storia” è un romanzo satirico, storico, ironico, anche un po’ cattivello, che si sofferma principalmente sulle figure cosiddette “maledette” della storia, mostrandole sotto una luce diversa. La storia, secondo l’autore, non è quella che ci viene raccontata a scuola e che noi impariamo come se fosse un cibo precotto, ma è un’altra. Ad esempio, Caino non era poi così cattivo, perché chi era violento era Abele che sgozzava gli agnellini per la maggior gloria di Dio. Sansone, come tutti gli esseri forzuti rappresentati nei film, era un fesso, non era poi un grande intellettuale. Ancora, Caligola non era realmente pazzo, se pensiamo che la sua etichetta si deve al fatto che abbia ammesso al senato il cavallo Incitus, “e allora noi che invece dei cavalli abbiamo mandato al senato tanti somari siamo ancora più pazzi di lui?”.
Amante dell’agricoltura e della buona musica, Nirta sa come scrivere un libro, anche perché giura di ispirarsi alle letture, di cui non perde una virgola, di Voltaire. “Questo mi ha insegnato ad essere tollerante e a stare dalla parte delle streghe quando si accendono i roghi”. Ecco perché “Su e giù per la storia” racconta dell’altra storia, quella che secondo le ricerche dell’autore è la realtà, quella in cui i personaggi che a noi sono arrivati come stereotipi di malvagità erano in realtà poveretti che lo stesso scrittore calabrese ha voluto difendere. “Nei miei libri tutto, tranne le inesattezze” ha detto Nirta perché “a leggere questo libro può sembrare che mi sia inventato le cose, ma quando scrivo, siccome ho il massimo rispetto dei lettori, mi documento e non c’è una virgola inventata”.
Scritto in pochi mesi (circa una settimana a personaggio), vissuto un po’ come se fosse l’ultimo figlio, e studiato da molto “perché faccio ricerche da una vita”, quello che sorprende del romanzo, anche in formato ebook e pubblicato dalla casa editrice BookSprint Edizioni, è il fatto che sia scritto come se l’autore stesse parlando con gli amici al bar, in un rapporto diretto col lettore, col quale scambia battute e risate. Ecco perché “Su e giù per la storia” è un romanzo adatto a tutti, ad un pubblico vasto, anche se Nirta ha voluto indirizzarsi soprattutto verso un pubblico ancora giovane alla lettura, perché “l’uomo adulto abituato a leggere si divertirà, ma accetterà tutto, mentre il giovane, invece, potrebbe trovare qualcosa di nuovo, che potrebbe avviarlo all’amore verso la storia. Con questo libro, magari, il lettore potrà avvicinarsi alla storia, e comincerà a capire che a volte è meglio ragionare con la propria testa che con quella degli altri”.
I prossimi obiettivi dello scrittore e giornalista calabrese? Il risorgimento italiano, “perché nessuno di noi meridionali ha mai avuto il coraggio di dire che siamo stati invasi da Vittorio Emanuele II senza che ci fosse una dichiarazione di guerra”, e Giulio Cesare, sul quale lavora da ormai quasi sei mesi.
Mario Nirta, pur essendo arrivato in finale, purtroppo non sarà presente nel nostro salotto a Casa Sanremo. Per seguire, invece, la nostra avventura a "Casa Sanremo Writers", minuto per minuto, clicca qui