1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Sono nato a Verona, ho avuto un’infanzia felice e ricchissima di stimoli, sono cresciuto in un granissimo negozio di ferramenta dove i miei genitori e due fratelli lavoravano. I negozianti del quartiere e i loro figli erano la mia vita sociale. A scuola andavo bene, ero molto vivace e questo mi definì come irrequieto e indomabile. La mia adolescenza fu vivace e ribelle, era l'epoca della droga e Verona era tristemente nota per questo. Io la sfiorai, come tutti, e fu in quel contesto che iniziai a scoprire che la nostra mente contiene qualcosa da scoprire. Non capivo perché gli amici di compagnia (alcuni) usavano eroina e si sballavano. Non decisi di diventare scrittore, ma di scoprire cosa li guidava.