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“Kate se ne va di notte” è il titolo dell’opera scritta da Cesare Spotti: un romanzo di cui è protagonista la giovane diciassettenne di origine sicula Kate, alle prese con una storia così travolgente da scombinarle l’esistenza.
Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Per me scrivere fin da quando ero ragazzino è una autentica passione che ora avendo molto più tempo libero posso coltivare costantemente ed in vari momenti della giornata quando mi sento più ispirato e ben disposto a raccontare attraverso lo scritto le mie sensazioni ed emozioni.
“Il labirinto di ghiaccio” dell’Autrice Romana Cipollone narra il vissuto della protagonista, un excursus attraverso i problematici e funesti momenti della pandemia da Covid19.
Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittrice? Sono nata a Cuneo ma vivo in provincia di Roma, ho sempre amato scrivere (Già da piccola possedevo un diario personale),
Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? La scrittura per me ha sempre rappresentato una sorta di sfogo, un modo per far uscire dalla mia testa tutti quei pensieri che la notte fanno lotta con il sonno.
“Lettera di un informatico ad un’intelligenza artificiale” è il titolo dell’opera scritta da Filippo Piazza: un libro/documento in cui si sviluppano con scienza e coscienza diversi concetti-chiave .
Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Io sono un informatico di 63 anni andato in pensione. Ho lavorato presso il centro elaborazione dati di una grande azienda dagli albori dell'Informatica.
Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? Infanzia priva della figura paterna: mio padre fu ucciso dopo l'8 settembre 1943. Il rifugio sono state dapprima le favole, poi la mitologia e le avventure di Salgari.
Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova? Scrivere è per me naturale, impercettibile, un po' come vivere. Qualcosa che fai senza accorgertene o farci caso. Che fai perché la sai fare, senza chiederti come.
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