Quella di cui stiamo per parlare non è una storia qualunque. A volte il caso si fa chiamare destino, e forse è proprio questo che a quel tempo è accaduto.
Non sentivo quel nome da parecchio tempo, ma quando l’ho rivisto lì, sulla copertina di quel libro stampato di fresco, l’ho riconosciuto subito. Ho dato un occhio alla quarta, e allora non ho più avuto dubbi.
Immagina di incominciare a scrivere una storia. Butti giù una frase, poi un’altra. Attacco graffiante, suona bene, sei proprio in vena. Già vedi il momento in cui invierai il manoscritto alla casa editrice, ti sembra quasi di toccare il tuo libro pubblicato. Ma a un certo punto qualcosa si inceppa, le idee se la danno a gambe, si sparpagliano nei prati della tua mente. Provi a riprenderle, ma è tutto inutile. Metti da parte la storia, con tutte le buone intenzioni di riprenderla l’indomani. Ma il giorno seguente ti accorgi di non riuscire più a continuare, così ne inizi un’altra e cerchi di metterti l’animo in pace e dimenticare quell’incipit pieno di promesse.
Ma perché farla finita così?
Librerie da spiaggia per una tintarella letteraria. È l’iniziativa di Legambiente Campania, che, con il prezioso contributo dei comuni balneari, ha piantato gli scaffali nella sabbia, proprio accanto agli ombrelloni, sulle stupende spiagge del litorale. Non restava che riempirli di libri, e BookSprint Edizioni non poteva mancare.
Proprio no. Questa volta non ce la faccio. Chiudo il libro e lo lancio dalla finestra, e che vada al diavolo il più lontano possibile.
Quante volte abbiamo desiderato abbandonare un libro? E quante volte lo abbiamo realmente fatto (senza arrivare per forza all’estremo della defenestrazione)?
Nella lettura c’è chi si prende tutte le libertà che gli spettano: sbircia il finale, salta i capitoli, pianta in asso il libro; e non gl’importa quanto la critica abbia osannato quella pubblicazione né quanto la storia della letteratura la tenga in considerazione. E c’è invece chi abbraccia la sua croce e arriva in fondo alla strada costi quel che costi, cercando di non pensare al peso e ai chilometri che restano (e magari, solo alla fine, procede alla defenestrazione).
Anche quest’anno BookSprint Edizioni lancia il concorso “Vota il tuo libro preferito”. I nostri volumi si sfideranno in un duello a colpi di click per arrivare in vetta alla classifica. Il primo classificato riceverà la chiave per accedere direttamente a “Casa Sanremo Writers 2014”, saltando le fasi preliminari.
Giunto alla sua terza prova di scrittore, Pietro Sgambati, con “Il mio arcobaleno”, uscito per BookSprint Edizioni, fa notizia su Marigliano.net. Per il quotidiano campano, l’opera del nostro autore è “un lavoro autobiografico in cui il percorso personale intreccia mille dialoghi sempre produttivi in una costante crescita esperienziale, ora tradotta in una interessante utile testimonianza intergenerazionale”.
Cosa succede in libreria? I volumi che erano in vetrina una settimana fa sono spariti, pile di nuovi libri quasi intralciano l’entrata, in ogni angolo c’è “il miglior libro del secolo” con la sua buona fascetta.
Il meccanismo è inarrestabile. Più si è vicini alla vetrina, più la vita del libro si accorcia. Il tempo di esposizione è sempre più breve, e, a dispetto della speranza di uno scrittore emergente, vince la legge implacabile del mercato, la dittatura dei nuovi arrivi.
Su di un'isola sperduta nel Mediterraneo, tra Italia e Africa, c’è un Castello Medievale. Lì, nella serata del 6 agosto, Antonietta Valenza ha presentato la sua opera, "Viaggio senza confini”, uscito per BookSprint Edizioni. A riportare la notizia è il quotidiano online Pantelleria News, tramite la penna dell’intervistatrice Patrizia Brignone.