1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Vivo in giro, mi muovo spesso, ogni volta che posso, che "devo". Il mio campo base è a Laives (BZ), dove mi rifugio, mi lecco le ferite, mi carico e... riparto.
Ma ho anche un lavoro stabile, una famiglia, delle scadenze e delle responsabilità.
Non ho deciso di diventare uno che scrive, è stato inevitabile: le poesie da ragazzino per coprire la timidezza, il bisogno di esternare emozioni sempre più ingombranti ed il piacere di leggermi man mano che scrivo. Posso scegliere le parole, giocare con il "doppiosenso", tentare di abbellirle, ma succede in automatico. Le dita scorrono ed io leggo. Ne escono canzoni, racconti, frasi che dimentico sul tavolo, su una mensola e che saltano fuori quando arriva il loro momento.