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06 Feb
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Intervista all'autore - Giovanni Maiello

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Formia e cresciuto a Spigno Saturnia. Non amo molto il mio paese, da bambino pensavo che fosse un vero e proprio regno, crescendo ho capito che non mi rappresenta per niente. Quando cammino per le strade di Spigno mi sento come se fossi uno straniero. Tuttavia, se non fossi venuto a vivere qui non avrei mai conosciuto quelli che ancora oggi sono i miei amici più cari.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Ricordo che avevo 13 anni quando ho letto per la prima volta "Lo specchio del male" di Davide Simon Mazzoli. Lo stesso libro che mi ha spinto a intraprendere questa strada. Quindi lo consiglio assolutamente, credo sia uno dei migliori thriller che abbia mai letto.
 
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Non sono contro, però preferisco il libro cartaceo. Odorare un libro e sentire il dolce rumore delle pagine che svolazzano tra le dita rimane sempre un piacere di cui non voglio privarmi.
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Colpo di fulmine, assolutamente.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Una parte di me stava morendo, le ho semplicemente dato la possibilità di scrivere il suo testamento.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Non prendere troppo seriamente la vita e alza la testa, per favore.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Ricordo che avevo 15 anni quando ho scritto la mia prima storia. Non c'era nessuno in casa, solo io e la mia testa. Dopo quella notte non ho mai più smesso di scrivere.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Ricordo che dopo aver finito di scrivere “Diario di un suicida” ho incrociato le dita, sperando di poterlo toccare con le mie mani il prima possibile.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, non potevo proprio abbandonarlo. Dovevo scriverlo a tutti i costi.
 
10. Il suo autore del passato preferito?
Charles Bukowski.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo che sia fantastica!
 

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