1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono un ex ragazzo ormai cinquantenne che ha sempre vissuto in Rapallo ma che ha avuto la fortuna di poter visitare il mondo. Lavoro come commerciante di auto e sono un grande appassionato del gioco del subbuteo. In realtà non c'è mai stata l idea di fare o di essere uno scrittore, solamente il piacere di raccontare la mia passione per questo gioco ed ambientare la storia in un paese a cui sono molto legato, l'Argentina.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
In verità il mio libro è nato per puro caso in un sabato pomeriggio piovoso , ma non c'è un momento apposito, dipende da quando la mia mente decide.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Le mie letture spaziano su vari autori e generi ma sicuramente i miei preferiti sono Jorge Amado e Garcia Marquez per quanto riguarda gli stranieri , invece per quello che riguarda gli italici direi in primis Andrea Vitali e a seguire un poco tutti i contemporanei.
4. Perché è nata la sua opera?
Non definirei il mio libro un opera ma il piacere di scrivere una storia legata al calcio ed al subbuteo , ambientandola in un passato abbastanza recente e legato al mondiale giocato in Argentina , terra in cui ha vissuto mio padre e in cui ho viaggiato parecchio conoscendone diverse sfaccettature.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Immagino che una buona formazione letteraria ed un altra altrettanto buona formazione scolastica ,sia derivante dalla scuola frequentata e dalle esperienze che ogni persona ha vissuto. Sicuramente la mia famiglia di vedute molto "innovative ", dovuta all' apertura mentale dei miei genitori ,ha contribuito notevolmente.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Nel mio caso ne uno ne l altro, solo voglia di raccontare qualche cosa che mi piace . Un romanzo, il mio , legato alla sviscerata passione del gioco del subbuteo e ad un momento storico particolare della storia argentina di quel tempo . Quindi lo definirei al 50% un evasione e 50% realtà.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Nel mio libro ci sono racchiusi tutte le mie passioni per il gioco e per il calcio , condite da un poco di storia di un periodo che mi ha sempre incuriosito.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Come già scritto nel libro ringrazio la mia famiglia , mia moglie e mio figlio che conoscendomi molto bene, si sottomettono alle mie pazzie, comprese quelle letterarie.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Il manoscritto l'hanno letto mia moglie ed un mio amico per primi ed in contemporanea.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Penso che il futuro sia in quella direzione, anche se io sono ancora un pò legato alla carta che ti passa sotto i polpastrelli delle dita e al suo profumo .
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Questa per me sarà la nuova frontiera per chi è impossibilitato dal leggere. In fondo erano già presenti per i bambini e ricordo che mio figlio li aveva usati quando ancora non sapeva leggere. Pertanto apre il mondo della cultura a chi non ne può usufruire.