In “Lettera al direttore” è la penna pungente e schietta di Pippo Carruba che denuncia le ingiustizie e le illegittimità commesse dagli uomini nel corso della storia. Il libro documento, edito dalla casa editrice BookSprint Edizioni di Vito Pacelli, è fruibile sia nella classica veste della brossura cartacea, che nella moderna versione del libro elettronico.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono abruzzese di nascita e di famiglia ma divenuto romano di adozione in quanto dal periodo universitario in poi sono stato sempre residente nella Capitale. Qui esercito la professione forense dal 1955 come titolare di uno Studio associato che si interessa di diritto civile ed amministrativo con particolare riferimento alle discipline del settore radio-televisivo. Ho accumulato negli anni varie esperienze che poi ho deciso recentemente di rendere note nel libro "Le false…verità" insieme ad alcuni aspetti della vita della nostra nazione, visti in controcorrente. Per questo l'ho definiti al... vetriolo!
La storia d’Italia degli ultimi 70 anni raccontata nel saggio politico “Le false… verità - 70 anni d’Italia al vetriolo!” scritto dall'avvocato Vitaliano Amiconi. Il libro controcorrente, vivace, pungente, è pubblicato dalla casa editrice di Vito Pacelli, la BookSprint Edizioni, ed è quindi fruibile sia nella classica veste della brossura cartacea che nel moderno formato elettronico dell’e-book.
1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere vuol dire dare sfogo a quello che la testa elabora, trasmettendo ai lettori la stessa emozione che si prova man mano che l’opera si realizza. Condividere un sogno.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Questo libro è autobiografico, quindi è tutta la mia vita, una storia vera piena di insidie, sofferenze ma anche amore di amici, parenti e tutti i famigliari.
1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono originario di Como e vivo ad Erba, paese dell'alta Brianza.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Consiglierei di leggere racconti ispirati ai luoghi dove si vive, per conoscere ed apprezzare i propri luoghi.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?
Penso comunque che entrambe le modalità di lettura avranno il loro spazio sufficiente.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Berceto un bel paese a 800 mt. sulle montagne parmensi ai confini con la Toscana. Sono cresciuto a contatto con la natura che ho sempre amato e difeso alla pari di ogni forma di vita. Idealista di indole, ho abbracciato la rivoluzione culturale degli anni ’70 con tutte le sue contraddizioni, senza mai schierarmi politicamente. Le mie grandi passioni sono sempre state la musica e la pittura, finche agli inizi degli anni ’90 lavorando nel settore turistico cominciai a viaggiare l'Europa. Da quegli anni iniziai ad appassionarmi alle materie letterarie ed in particolare alla storia Europea. Mi sono quindi impegnato in una approfondita ricerca storico politica durata 15 anni che mi ha permesso di scrivere la mia seconda opera “Eroi o Criminali” e di iniziare a scrivere la terza opera storica che chiamerò "Il Fantasma di Spandau".
Un libro rivoluzionario che apre a una nuova analisi della storia italiana, dedicato a tutte le vittime delle conquiste e delle repressioni italiane nel mondo. “Eroi o Criminali”? è l’opera frutto del lavoro di Giovanni Consigli pubblicata dalla casa editrice BookSprint Edizioni. Le 328 pagine intense, coinvolgenti, spietate sono fruibili sia nella classica veste del libro cartaceo che nella moderna versione dell’e-book.
Un libro che infonde speranza e gioia di vivere. Così come suggerisce il titolo, l’opera di Antonia Dartizio è un “Inno alla vita… nonostante tutto!”, una riflessione sull’umanità e sulla società odierna. Edito dalla giovane casa editrice di Vito Pacelli, la BookSprint Edizioni, il volume è disponibile nella duplice veste del libro cartaceo e dell’e-book.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono una docente di lingua francese, in pensione dal 2011. Sono nata a Grassano ma vivo a Matera. Non ho deciso di diventare scrittrice. Ho incominciato a scrivere da quando sono in pensione per superare il distacco dalla scuola, dal mio lavoro che ho amato e amo tanto. Questo è, infatti, il mio secondo libro.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
In genere scrivo la mattina presto, molto presto, quando il silenzio mi permette di concentrarmi, di essere in contatto solo con me stessa. A volte anche nel corso della giornata ma quando sono sola. Per me è importante che niente e nessuno inibisca i miei sentimenti, le emozioni che vivo scrivendo.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Ollolai piccolo paese in provincia di Nuoro, dopo il diploma di ragioniere conseguito nel 1979 e dopo aver assolto gli obblighi di leva a Firenze tra il 1981/8/2, mi sono poi diplomato come infermiere nel 1985 dopo tre anni di corso. Ho iniziato a lavorare nel 1986, e mi sono sposato nel 1990. Verso la fine degli anni ’90 ho iniziato a comporre versi e poi poesie e a non conservale ma appendendole in reparto (ospedale). Una collega mi ha incoraggiato a scrivere e da lì ho continuato.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non ho un momento particolare, a volte mi viene l'ispirazione e scrivo, a volte un avvenimento, un fatto particolare m’ispirano. Una volta vedendo un video musicale su YouTube mi ha ispirato e ho fatto la poesie "festa".