La trama. Gianni Bertini soffre di dismnesia, una rara malattia che fa sì che confonda la realtà con i sogni. Tutto quello che vive potrebbe essere, in realtà, un semplice viaggio immaginario della sua testa. Il protagonista, uomo già di per sé un po' fuori dalle regole e dal comune, immagina di essere un personaggio del Seicento, periodo storico ben descritto dal Manzoni nei suoi "Promessi Sposi" e da un altro romanzo che ha fatto la storia della letteratura: "La lettera scarlatta" di Hawthorne. La peste a Milano, l'invasione spagnola, le regole dei conventi benedettini e la società inglese colonialista di un tempo diventano il suo pane quotidiano, mentre porta avanti la professione di medico, grazie alla quale cerca di prodigarsi a favore degli indiani e delle popolazioni autoctone.
Un viaggio fantastico e fantasioso nei secoli per rinverdire i fasti di due mostri sacri della letteratura mondiale, confrontarli e studiarli, per non perdere delle tracce della grande scrittura oggi. Manzoni e Hawthorne, studiati a scuola in Italia e nel Regno Unito perché emblemi di un cultura nazionalista vera. Un'idea divertente, a tratti grottesca, ma vincente e stimolante, tant'è che una vasta giuria popolare ha scelto l'autore tra i 19 finalisti del prestigioso concorso letterario Casa Sanremo Writers. Grazie al suo genio, alla sua sregolatezza e ad una penna istrionica e aggraziata, Giovanni Bertini ha avuto la possibilità di presentare il suo libro durante la settimana del Festival della canzone Italiana.