1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Catarsi, le riassume tutte (le emozioni). Iniziando dall’antica Grecia, che significava purificarsi dalle contaminazioni (della vita, dico io oggi). Ma secondo un concetto delfico, una sensazione religiosa o meglio mistica che si trasforma (sublima?) in ispirazione artistica. Per Pitagora, era il liberarsi dall’irrazionale; perciò la scrittura, razionale o irrazionale, ci concilia col mondo fuori da noi, ovvero con la realtà. Infine, scrivere per me è convivere con le passioni.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Molto c’è della mia vita. Sì, malgrado il libro sia principalmente ambientato nel vecchio mondo in una nazione dell’Europa, l’Italia, e in quello nuovo in America, nella prima colonia inglese del Massachusetts, nel Seicento.
Giovanni Bertini, è l’autore di un romanzo storico sui generis che racconta il viaggio onirico del protagonista indietro nel tempo. "I Promessi Sposi e la Lettera Scarlatta", 130 pagine, è un libro edito dalla giovane casa editrice di Vito Pacelli, la BookSprint Edizioni ed è disponibile come di consueto nella duplice veste del libro cartaceo e dell’e-book.