1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Nasco in una famiglia di professionisti, medici ed insegnanti, ed il mio destino si è snodato tra gli studi in psicologia, la laurea e l'amore incondizionato per la scrittura. Ho iniziato a scrivere i primi racconti gotici a quattordici anni, dopo una overdose di Poe, Lovecraft e King. Le prime sperimentazioni con qualche pagina, poi ho capito di poter azzardare, ed eccomi autrice di racconti lunghi prima e romanzi poi, testi in cui il solo tirare le fila di personaggi creati dalla mia mente, mi ha condotto alla consapevolezza di saper scrivere e di essere in grado di spaziare dal tema horror gotico a qualcosa che fosse più affine ai miei studi e alla mia preparazione. Ciò non esclude che, appena posso, accendo il computer e mi lascio cadere nella tana del Bianconiglio, tra le dita scheletriche della Nera Signora, tra incubi e fantasmi, raccontando le ombre di vite vissute a cavallo di quel limbo che tanti di noi chiamano ancora Follia.