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11 Giu
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Intervista all'autore - Vincenzo Emanuele Todaro

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono un ragazzo nato nel contesto d’un piccolo comune ai piedi del monte Erice. Circondato dalle rosse colline siciliane ed il nostro meraviglioso mare. Ho avuto un’infanzia serena, circondato dall’amore famigliare e la passione per gli animali. Quest’ultima probabilmente mi ha portato a non romanzare la vita, ma a vederla per quello che è. Osservare gli animali mi ha insegnato che tutto ciò che facciamo è in buona parte legato all’istinto, che noi pensiamo d’aver perso. Ho deciso di scrivere il mio primo libro, per raccontare la seduzione e la sessualità nel modo in cui io la vedo.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Mi piace scrivere la sera, nel silenzio delle mura di casa, o ascoltando della musica classica. La scrittura è anche un modo per raccontare ciò che ci accade intorno e quale miglior momento, del culmine della giornata.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Luigi Pirandello è sicuramente uno degli autori che più mi ha colpito. La sua vita intensa e piena d’avventura mi attrae molto. Riusciva a fare un punto di forza anche delle sue debolezze. Una vita probabilmente piena d’eccessi e sbagli, ma sicuramente interessante.
 
4. Perché è nata la sua opera?
Questo libro è nato per far capire che chiunque può trovare la donna giusta. La bellezza non sta soltanto nell’aspetto fisico, ma nell’insieme di tanti fattori. Il modo di porsi è sicuramente determinante all’inizio d’una relazione e altrettanto importante è il tempo passato tra le braccia del partner. Il rapporto sessuale in una coppia aiuta ad amplificare le sensazioni e rafforzare il legame. Posso dire quindi che il libro è stato pensato per rendere un po’ più frizzanti i rapporti di coppia e stimolare la fantasia di entrambi i partner.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto sociale e le esperienze giovanili hanno molto influenzato la mia formazione, ma in particolare le esperienze amorose giovanili hanno stimolato quella parte di me che ha dato vita a questo libro.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere per me è un modo per descrivere a mio modo quello che vivo quotidianamente. Raccontare le esperienze di vita per poterle tramandare.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Ho messo tanto di me stesso dentro questo libro. Il mio modo di pensare e vivere il rapporto di coppia. Il modo d’amare e prendersi cura della donna, che è descritto nel libro, fa parte di me. Ho voluto dare i miei consigli perché le donne non vanno trattate come oggetti, ma vanno rispettate ed apprezzate. Il rapporto di coppia descritto in questo libro è un rapporto dove l’avere è proporzionale al dare. E questo è quello che io ho sempre cercato di fare.
 
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sì, certamente. Prima di tutto ognuna delle donne che è passata nella mia vita mi ha lasciato qualcosa di veramente importante. Ognuna a modo suo e ognuna in maniera proporzionale alle sensazioni che mi ha fatto vivere. Poi ci sono le tante amiche con cui ho potuto parlare ed a cui ho potuto chiedere pareri, che sono stati fondamentali per la scelta di alcuni capitoli. E poi ringrazio la mia professoressa che mi ha incoraggiato ed un’amica che ha curato alcuni aspetti grafici.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Le mie amiche più care sono state le prime a leggere gli abbozzi e sono state le prime ad esserne felici e meravigliate. Loro mi hanno spinto a cercare una casa editrice che pubblicasse il mio libro.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
L’ebook avrà sicurate una fetta importante di mercato, ma non credo sostituirà mai il profumo della carta stampata e la sensazione di tenere Il sapere tra le dita. Ma non possiamo negare che è un modo semplice per avere sempre con sé, ovunque ci si trovi, la nostra intera libreria di casa.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Mi piacciono gli audiolibri, perché permettono di ascoltate un libro anche mentre si fa altro. È un modo pratico per imparare, studiare o svagarsi anche mentre ci si fa una passeggiata o si sorseggia una granita al bar.
 
 
 

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Martedì, 11 Giugno 2019 | di @BookSprint Edizioni

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