1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato a Torino, ma sin da piccolo ho sempre abitato in un bellissimo paese, in collina, immerso nel verde, confinante con la città. La mia decisione di cimentarmi con la scrittura è nata quando, una ventina di anni fa, sul lavoro sono stato oggetto di un torto che ha di fatto rovinato la mia carriera. Una sera, per caso, durante una cena di addio di un mio collega che andava in pensione, ho raccontato una storia incredibile, ma vera, che avevo vissuto. Alla fine, diversi dei presenti mi hanno invitato a scrivere un libro. Da quel suggerimento mi è venuta l'idea di scrivere quella storia, mettendoci dentro i personaggi che mi avevano fatto il torto, ovviamente con pseudonimi. Così ho fatto. Il libro è stato pubblicato e andato a ruba. È venuto fuori un pandemonio, ma alla fine ho vinto io e nella mia vita tutto è cambiato. Da allora, anche perché furono in molti a consigliarmi di farlo, ho continuato a scrivere.