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03 Lug
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Intervista all'autore - Sara Francesca Rosa

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono cresciuta in una cittadina poco distante da Cagliari. La scrittura mi ha sempre appassionato, infatti avevo solo 13 anni quando terminai il mio primo romanzo. Purtroppo però rimase dentro il cassetto della scrivania di mio padre senza mai prendere forma.
Non ho mai deciso di diventare scrittrice, sono piuttosto le parole e le emozioni che trasmetto al lettore che mi rendono tale.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Solitamente la sera è il momento ideale per dedicarmi alla scrittura, lontana dagli impegni quotidiani.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Fabio Volo e Khaled Hosseini. Nonostante scrivano in maniera differente, entrambi riescono a trasmettere al lettore le emozioni che il protagonista sta vivendo.
 
4. Perché è nata la sua opera?
Volevo raccontare episodi ed aneddoti della vita adolescenziale, che ognuno di noi ha trascorso.
Penso che chiunque riesca ad immedesimarsi, infatti, in uno dei personaggi da me descritti.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Sicuramente ha influito. Infatti se fossi cresciuta in una grande metropoli, avrei raccontato diversamente la vita dei personaggi, proprio perché probabilmente avrei avuto una percezione differente della realtà che mi circonda.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Entrambe le cose. Nel mio primo romanzo ho descritto la realtà vista da un adolescente in fase di crescita, ma scrivere in generale è un modo per abbattere un muro. La scrittura permette di trascendere la superficie e portare a galla ciò che permane nel più recondito dei pensieri, trasformandolo in parole.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Ci sono le mie emozioni, le difficoltà ed i sentimenti che ho provato da adolescente che sono comuni a tutti i giovani.
 
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sì, in particolare due persone. Uno dei miei più cari amici ed il mio fidanzato, che mi hanno spinto a portarlo a termine.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
La prima persona ad averlo letto in assoluto, è stata Antonio, che mi ha sostenuto davvero tanto in corso d'opera.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
L'ebook è una buona alternativa alla lettura, comodo e tascabile, ma non potrà mai sostituire l'emozione di tener stretto tra le mani un libro cartaceo. D'altra parte l'ebook risulta essere, a mio parere, uno strumento ecosostenibile.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo che l'audiolibro sia un importante strumento per tutte le persone con ridotte capacità visive, ma anche un’alternativa valida alla lettura tradizionale.

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