1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono una ragazzina di quasi 11 anni, vengo da Corato in provincia di Bari, frequento la quinta classe della scuola primaria e amo fare danza. Infatti è uno sport che pratico da quando avevo 3 anni. Ho deciso di diventare scrittrice per caso, mettendo da parte le mie produzioni che mi piacevano di più.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c’è un momento particolare in cui scrivo, è indifferente.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Mi piacciono i libri di Iris Ferrari e Marta Losito.
4. Perché è nata la sua opera?
La mia opera è nata perché mi piacevano particolarmente alcune poesie che avevo scritto.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Sicuramente il contesto sociale in cui vivo ha influito tanto nella mia formazione.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere è entrambe le cose: un’evasione è un modo per raccontare la realtà.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
La mia maestra Benedetta Mazzilli per la passione che mi ha trasmesso soprattutto per la poesia.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia madre.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Sicuramente l’ebook rappresenta il futuro anche se per me leggere un libro cartaceo è un’altra cosa.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Può essere uno strumento di aiuto per chi ha delle difficoltà particolari.