Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore? I miei genitori, dopo aver avuto un figlio maschio, erano quasi convinti che sarebbe arrivata una femminuccia, tant'è vero che avevano già pronto il nome da dovermi affibbiare: Adele, il nome della nonna paterna. Al momento del parto la grande sorpresa: un altro maschio! Mio zio Antonio Ligabue, omonimo del grande pittore naif vissuto sulle rive del Po fino al 1965, ebbe la brillante idea di guardare chi fosse sul calendario il santo alla data del 16 novembre: Edmondo, re di uno dei sette regni anglosassoni presenti in Gran Bretagna durante l'Alto Medioevo. Basti questo per comprendere da quali strambi parenti il sottoscritto derivi. Fin dalla più tenera età ero interessato ad osservare la vita dei piccoli animaletti, come gli insetti, le rane, i lombrichi, e il grande mondo dei vegetali, erbe e alberi. Conseguenza a cui non potevo sfuggire fu frequentare le scuole di agricoltura, prima l'Istituto Zanelli di Reggio Emilia, poi la Facoltà d'Agraria dell'Università Cattolica del Sacro Cuore a Piacenza, quando Rettore Magnifico era Padre Agostino Gemelli..