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19 Apr
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Intervista all'autore - Enzo Enesidemo Caruso -

Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Il mio DNA è squisitamente fenicio-panormitano. I miei scritti e la mia vita di corsaro del pensiero dicono tutto di me. Non si diventa, si nasce scrittori, lo strilla in modo chiaro il mio codice genetico unico e irripetibile, come le impronte digitali.
 
Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Scrivo mentre dormo, i contenuti dei miei lavori affiorano di notte dall'inconscio e diventano forma al mattino, quando la ratio reclama il suo spazio.
 
Il suo autore contemporaneo preferito?
Pessoa, di certo, non come poeta ma come narratore. Insieme al testo della " Norma" di Lao Tsu, il "Libro dell'inquietudine" ha inferto una frustata culturale al mio percorso noetico, di pensiero pensante.
 
Perché è nata la sua opera?
Perché occorre ossigeno per vivere?
 
Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
La mia presunta cultura proviene dal disprezzo della vita vissuta tra villani e analfabeti acculturati. Da otto lustri ho tracciato un cerchio intorno a me, vivendo di studi e di amore per i miei cari. Quando ho bisogno di comunicare con "l'altro" giro la manopola di uno dei miei cinquemila libri e mi gratifico.
 
Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere qualcosa è dettato dalla mia necessità di scandagliare il reale e ripresentarlo con un nuovo abito, confezionato da fantasia e sentimento. Ciò che Marcuse intende per "mantenimento che trascende"
 
Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
I miei libri contengono un esclusivo "principium individuationis" frazionato in pezzettini per poterne riscontrare le tracce in ogni mia opera.
 
C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Mia moglie Rita, deus ex machina della vita effettuale e culturale che mi caratterizza.
 
A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia moglie, ovviamente.
 
Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Per grandi linee credo di sì, non avendone competenze.

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