Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Nato in Sardegna a Porto Torres (S) il 20.04.1941.
Cresciuto sino ai 18 anni a Cagliari e poi svariate residenze tra Italia ed Estero. Oramai da oltre 40 anni a Bari.
Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Inviterei ad apprezzare qualcosa di scolastico (classico) e non solo inerenti allo studio ma in quanto pregno di tanti insegnamenti e riflessioni quali ad esempio "I promessi sposi" del Manzoni.
Susseguentemente consiglierei nell'ordine: "Il piccolo Principe" di A, De Saint Exupery e "Siddharta" di Hermann Hesse.
Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Aldilà del modestissimo parere personale bisogna accettare il progresso e quindi, con l'avvento e la diffusione del digitale, anche l'eBook per certi versi pratico e conveniente. Per il cartaceo resta l'indubbio, nostalgico piacere dell'inconfondibile profumo stesso della carta, della magia, rapimento e curiosità della pagina successiva e non ultima la sensazione di proprietà e raccolta degli stessi volumi nel tempo sempre più cari e preziosi.
La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Sin dall'infanzia ho sempre amato leggere tanto e di tutto. Per abitudine prendevo appunti, note, fissavo argomenti, riflessioni su quaderni, agende, ecc. per meglio rielaborarle mentalmente con altri concetti e ricordi, Quindi ricordare, riflettere e, appena possibile, scrivere sono diventate per me impellenti e sana necessità.
Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Lasciare una semplice, singolare testimonianza di un particolarissimo periodo dai più oggi dimenticato o persino sconosciuto.
Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Invito a leggere, sognare, riflettere. Talvolta ritrovarsi nei passaggi o situazioni descritte aiuta a migliorare e formulare nuovi propositi, sempre positivi ed amare la vita.
La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Ho sempre apprezzato chi con i suoi scritti riusciva ad entusiasmarmi e coinvolgermi. No, ho semplicemente amato leggere, il resto è cresciuto in sordina .
C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Riportare personalissime esperienze e momenti vissuti in periodi lontani e pericolosi mi ha riempito di gratitudine cristiana per avere avuto la fortuna di superare le avversità della vita e gioire per tutte le cose semplici e sane che questa giornalmente regala.
Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Non mi sono mai posto precisi termini e traguardi, né tantomeno preoccupato della stesura. Ho semplicemente ricordato e volta per volta, quando libero da impegni lavorativi, scritto.
Il suo autore del passato preferito?
Oltre ai "Classici" Italiani ricorderò sempre "Siddharta" e "Il gioco della vita" di Hermann Hesse.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Anche questo va inteso come evoluzione e mezzo per diffondere cultura e sapere come avvenne per calcolatrice elettronica e altri ausili telematici.
L'importante, a mio avviso, e laddove fosse possibile, mantenere sempre l'amore per il cartaceo e dello stesso libro.