Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere un libro sia pur di poesie o narrativa è un labirinto infinito di parole, una conversazione fra chi scrive e chi legge...è immaginazione per svelare verità su noi stessi.
Le parole atterrate sulla pagina fanno sperare che chi le leggerà avrà fra le mani, sia pur per pochi istanti, il cuore di chi le ha scritte. Per me la possibilità di rendere i miei pensieri sogni di carta.
Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Questo libro è parte della mia vita e qualunque immaginazione a volte ricordata, spesso materializzata, riannoda i fili dei miei pensieri perché il resto non conta
è soltanto rumore di fondo. Tutto è come una crepa nel tempo diventato comprensibile come un sogno dove si confondono giorni e anni.
Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Un mezzo di riflessione per regalare minuti di piccoli sorrisi e grandi emozioni in pagine di esistenza a volte strappata ma sempre viva...e poi l'amore con le sue sfaccettature dalla gioia al dolore.
La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stessa per deciderlo tra varie alternative?
La scelta è stata semplice perché con l'età ...alla fine tutto è silenzio!
In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
I libri della scrittrice Camilla Lackberg (Il codice dell'illusionista) perché illustra magistralmente illusioni e magie con dovizia di particolari, fornisce analisi e competenze su questioni tecniche. Punisce chi trasgredisce...elogia protagonisti nel lieto fine
Ebook o cartaceo?
Cartaceo ma ben venga l'ebook
Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittrice?
Mi è sempre piaciuto scrivere i meccanismi della vita e le sue imprevedibilità che ne cambiano il percorso. Avrei voluto esternare i miei pensieri tante volte, avrei voluto dire parole di conforto ma timorosa che fossero vuote e stonate, o perdute nel vento, le ho rinserrate in gola ad aspettare altri momenti. Svanite nel buio delle perdute occasioni le ho condannate e mi sono compatita. In altri momenti quando la vita mi ha messo alle strette, aggiungendo suoni e significati per comporre frasi e versi li ho fatti confluire su bianchi fogli in quel mare di altre storie di cui è fatta la vita.
Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Spesso per le suggestioni poetiche bisogna essere ispirati e un po' sulle nuvole poi inciampare su un oggetto che ci ricolleghi al mondo reale...forza necessaria per
lasciarsi alle spalle il passato.
Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È veramente fantastico perché vedere i tanti foglietti accatastati scritti a mano e poi trasferiti in un libro, è come un torrente in piena, è pathos di autentica partecipazione nell'esperienza individuale come spunto esistenziale sulla necessità di un viaggio interiore per lasciare scrittura-traccia di ingenuità spesso infranta e libertà irriducibili nell'isolamento dell'esserci. Turbinio di pensieri e voragini di sentimenti come a interrogare o consolare.
Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Naturalmente i miei affetti più cari...le mie tre persone dalle quali non vorrei mai separarmi...purtroppo lontanissime in altri continenti. Ma l'avvento della modernità (cellulari) mi fa sentire non troppo sola.
Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Dovrebbe essere splendida...ma ci sono costi da sostenere!