Edito per i tipi di BookSprint Edizioni, il volume è disponibile sia nella versione cartacea che nel formato digitale.
308 pagine dettate dall'esigenza di analizzare con cautela e pazienza le conseguenze di questa legge, ma anche dal bisogno di individuare e spiegare le cause che, dalla metà degli anni '90, hanno creato, e continuano a farlo, scandali finanziari senza precedenti. Attraverso un percorso preciso e ben delineato, e con una chiarezza di contenuti e ragionamenti molto efficace, l'autore individua nella "sistematica disinformazione attuata dai vertici aziendali" i motivi che hanno permesso tali disastri, non ultimo quello della Parmalat e del Monte dei Paschi di Siena in Italia, gettando sul lastrico migliaia di addetti ai lavori e risparmiatori. L'ipotesi è che "la vera situazione aziendale è stata spesso occultata per lungo tempo, fornendo al mercato una rappresentazione fuorviante dell'andamento economico e delle condizioni finanziarie delle aziende".
Ecco perché la produzione normativa dell'ultimo decennio ha agito per rispondere ai fenomeni di abuso del risparmio e del risparmiatore, nonché dalla necessità di adeguarsi alle politiche economiche e finanziarie della libera circolazione e del mercato unico dettate dalla Comunità Europea. Ed è su questa lunghezza d'onda che si staglia la legge n. 262/2005, che va anche ad incidere profondamente anche su quelli che sono i compiti delle Autorità di vigilanza.
Saverio Angiulli è nato in provincia di Brindisi e, dopo gli studi classici in quel di Fasano, ha intrapreso la carriera di ufficiale della Guardia di Finanza. Dopo anni trascorsi a spostarsi nella varie caserme sparse per l'Italia, ha ottenuto le lauree in Giurisprudenza, Scienza della Sicurezza Economica e Finanziaria, Scienze Politiche ed Economia e Commercio.
"La tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari" non è il suo primo libro. In precedenza, infatti, sempre con la BookSprint Edizioni, ha pubblicato "Fasano e la terra di Puglia nella storia del Regno di Napoli". 298 pagine che uniscono la storia del suo territorio durante il regno partenopeo, le sue trasformazioni socio-culturali e le tradizioni. L'opera, nel 2013, è giunta al terzo posto del Premio letterario internazionale "Nabokov" e quinta al VI Premio letterario internazionale "Il Saggio".