Fulvio Gagliardi ha ritenuto che il messaggio scientifico contenuto in questa sua trilogia non potesse essere colto pienamente dal lettore proprio a causa della natura del genere. La soluzione è stata dunque di pubblicare questo snello e sapiente libro che abbina verità scientifiche già ampiamente dimostrate a interessanti teorizzazioni benché senza riscontro sperimentale.
Il napoletano Fulvio Gagliardi compie studi classici, si laurea in “Ingegneria aeronautica” e dopo la formazione come collaudatore di volo fa carriera nell’Aeronautica Militare Italiana. Ha da sempre la passione per la scrittura che lo porta a cimentarsi oltre che con varie pubblicazioni tecniche, anche quattro romanzi e vari saggi. Anche la passione per l'universo è sempre stata prepotente in lui. Si accinge allo studio della fisica spaziale e della cosmologia, segue l'evolversi degli studi sull'evoluzione dell'universo.
“Il tempo è compiuto” è un saggio cosmologico che cerca di rispondere alle domande sul ciclo di vita del nostro universo, specialmente a quelle circa la sua espansione. Come si evolverà il nostro universo? Per quanto tempo ancora? Perché tale espansione è in una fase di continua accelerazione? Una delle teoria più accreditate al momento attribuisce l'accelerazione dell'espansione dell'universo all'esistenza di un energia oscura che, respingendo la materia, provoca tale fenomeno. Il limite di questa espansione potrebbe non esistere, e allora si arriverebbe ad uno stato di morte termica oppure esiste limite e allora l'espansione subirebbe un “inversione di tendenza”, che porterebbe al collasso finale, il cosidetto “Big Crunch”. Per Fulvio Gagliardi vale la logica del Rasoio di Occam (Novacula Occami), quel principio metodologico espresso dal filosofo inglese William of Ockham, secondo cui “A parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire è la più semplice.” Infatti non esiste ad oggi nessuna prova scientifica dell'esistenza dell'energia oscura, ed è più semplice per l'autore, quindi metodologicamente corretto, ritenere la causa dell'espansione universale l’attrazione da una parte di universo precedente a quella visibile. Tale universo farebbe parte di un susseguirsi di universi, e di Big Bang in cui il nostro non è di certo l'ultimo, ma piccolo punto su di un infinita retta.