I componimenti del libro nascono dall'innata emotività dell'autore che, con modestia, si fa portavoce del pensiero collettivo. «Governo italiano ricco di tanta avidità/stai distruggendo un’intera civiltà... » In un'evidente capacità d'immedesimazione con chi vive l'attuale disgrazia della disoccupazione e della mancanza di certezze, Domenico, liricamente e delicatamente si mostra sensibile alle problematiche della società contemporanea. Punta il dito verso l'incompetenza politica che oggi, da ogni parte, governa un paese alla deriva, incurante di un'intera generazione vittima di giochi di potere che non contemplano l'interesse collettivo dei cittadini ma le esigenze degli eletti. L'accusa che muove ai politici italiani è energica ma non urlata. Ispirandosi a persone e fatti reali, le sue tematiche trattano d'attualità e passano dall'ambito sentimentale alla descrizione della natura, fino a sfiorare il sentimento religioso. È con mirabile delicatezza che l'autore impreziosisce i sentimenti, i drammi esistenziali e le storie vissute di un tono lirico. Senza mai perdere di vista i veri valori in cui crede e su cui basa, giorno dopo giorno, il proprio cammino di vita, Domenico Gallina in alcuni componimenti esorta il lettore a vivere la propria vita nell'assoluto rigore etico e morale, in attesa di una dimensione celeste in pace con Dio.
Quasi in punta di piedi l'autore si addentra nel piccolo grande mondo di ciascuno di noi; la sua discrezione fa sì che il tono non scada mai nel paternalistico, e la grazia accompagna il lettore dalla prima all'ultima pagina di questa breve raccolta. «E tu vento che soffi forte e la neve fai volare,/ con delicatezza sui camini accesi la fai posare... » Le frequenti rime baciate conferiscono ai componimenti una struttura ritmica melodica e cadenzata.